Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

Non offendano più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso. E aprendo le mani, le fece riflettere nel sole; e mentre si elevava, il riflesso della Sua stessa luce continuava a proiettarsi nel sole.   (13 ottobre 1917)

Giacinta nell’ospedale a Lisbona afferma ancora: "Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù. "Le persone che servono Dio non devono seguire la moda. La Chiesa non ha mode. Gesù è sempre lo stesso.

A 106 anni dalle apparizioni di Fatima si conferma ancora la necessità di ascoltare quel messaggio della Madonna all’umanità, perché su Fatima, diciamoci la verità, non si dirà mai abbastanza.
Dal 1917 ai nostri giorni si può dire che il male ha dilagato, la crisi dell’umanità vive un crescendo inquietante. Da quel luogo, da Fatima,  è stato lanciato un segnale grave, che va contro la superficialità imperante, un richiamo alla serietà della vita, della storia, e ai pericoli che incombono sull'umanità. È quanto Gesù stesso ricorda assai spesso, non temendo di dire: Se non vi convertite tutti, perirete (Lc 13,3). La conversione, e Fatima lo ricorda in pieno, è un'esigenza perenne della vita cristiana» (Rapporto sulla fede: Vittorio Messori a colloquio con il cardinale Joseph Ratzinger, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Milano), 1985, p. 111).

Dagli inizi del XX secolo, la presenza della Vergine Madre è divenuta ancora più vasta e diffusa e la sua voce più forte e incisiva per risvegliare il cuore dei figli e risanarli, purificarli, elevarli: rendendoli più forti e coraggiosi contro l’assalto del “principe di questo mondo”.

Dal 13 maggio al 13 ottobre 1917, a Fatima, si realizzano sei Apparizioni decisive per la vicenda umana, civile, culturale, politica e religiosa del mondo: la Madonna ai tre fanciulli rivela la condizione drammatica dell’umanità e indica il percorso della conversione, della purificazione come via certa per la salvezza. La Signora, tutta vestita di bianco, più splendente del sole, chiede a Lucia, Francesco  e Giacinta di “sopportare tutte le sofferenze inviate da Dio come atto di riparazione per i peccati con cui è offeso e di supplica per la conversione dei peccati; di recitare il Rosario tutti i giorni per la pace e la fine della guerra; di stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato e oltraggiato  dai peccati dell’Umanità”.

Conversione e penitenza come strada per ritrovare la via di Dio, per ritrovare la via della pace, dell’amore, della serenità. Nell’ ultima apparizione Nostra Signora con sollecitudine materna chiede di non offendere più Dio nostro Signore: “Bisogna che gli uomini si emendino, che chiedano perdono dei loro peccati”. E, assumendo un aspetto ancora più triste: “Non offendano più Dio nostro Signore che è già molto offeso”. Chiediamoci: la condizione spirituale del mondo è migliorata da allora?

Sono del Cielo disse la Vergine Maria ai tre bambini, il Cielo solo il Cielo è il fine della nostra esistenza. Dio, infinitamente perfetto e beato in se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l'uomo per renderlo partecipe della sua vita beata. Per questo, in ogni tempo e in ogni luogo, egli è vicino all'uomo. Lo chiama e lo aiuta a cercarlo, a conoscerlo e ad amarlo con tutte le forze. (Catechismo della Chiesa Cattolica, CCC,1). Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, purificati da ogni ombra di peccato, entrano nel Cielo dove sono per sempre simili a Dio, perché Lo vedono così come Egli è (1Gv 3,2), faccia a faccia (cfr. 1Co 13,12). Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio (Mt 5,8).

"Il messaggio di Fatima è un richiamo alla conversione, facendo appello all'umanità affinché non stia al gioco del drago, il quale con la coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra (Ap 12,4).  L'ultima meta dell'uomo è il Cielo, sua vera casa dove il Padre celeste, nel suo amore misericordioso, è in attesa di tutti. Dio vuole che nessuno si perda; per questo, duemila anni fa, ha inviato sulla terra suo Figlio a cercare e salvare quel che era perduto (Lc 19,10). Egli ci ha salvati con la sua morte sulla Croce. Nessuno renda vana quella Croce! Gesù è morto è risorto per essere il primogenito di molti fratelli (Rm 8,29). Nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine Maria è venuta qui, a Fatima, per chiedere agli uomini di «non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso». È il dolore di mamma che l'obbliga a parlare; è in palio la sorte dei suoi figli. Per questo Ella chiede ai pastorelli: «Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono nell'Inferno perché non c'è chi preghi e si sacrifichi per loro» (13 maggio 2000). San Giovanni Paolo II

E’ attraverso il Cuore Immacolato di Maria che il Buon Dio vuole concederci le sue grazie; è a questo Cuore Immacolato che bisogna chiederle. “Il Cuore di Gesù vuole che il Cuore Immacolato di Maria sia venerato insieme con il suo”. L’allora cardinal Ratzinger disse nella presentazione al testo “Il messaggio di Fatima” con cui si pubblicava il testo integrale del segreto, scrisse che “Fatima è senza dubbio la più profetica delle apparizioni moderne» oltre che affermare come «il messaggio di Fatima, con l’accorato appello alla conversione e alla penitenza, sospinge in realtà al cuore del Vangelo”.

Il mio Cuore Immacolato trionferà!  E questo per ricordarci che l’ultima parola non sarà del male: “L’ultima parola è quella di Cristo e della sua vicinanza e condivisione, se é Lui a dare senso a ciò che accade, è Lui che realizza, dentro gli abissi della storia, la profezia pronunciata nei Vangeli: "le porte degli inferi non prevarranno". Benedetto XVI

PREGHIAMO PER LA PACE!

Ore 21,00  Narrazione dell'Apparizione
Ore 21,15 Processione mariana con i flambeaux - per le vie del Borgo di San Vittorino
Segue santa Messa

 

images

"Un popolo in cammino che prega, canta, si rivolge a Maria Santissima, ognuno con le sue attese che porta nel cuore perché le presenti a suo Figlio Gesù.Parlando di processioni, non possiamo fare a meno di pensare al cammino verso la salvezza promessa  da Dio proprio al popolo d’Israele."

Ore 16,45 Adorazione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa
Ore 18,15 Processione mariana

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

Dal Vangelo di Matteo (Mt 20, 1-16)

Commento al Vangelo del 24 settembre 2023 (XXV domenica del Tempo Ordinario - Anno A)  

"Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore quanto il cielo sovrasta la  terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri." (Isaia 55,9)

La giustizia di Dio non è come la nostra e nessuno può pretendere diritti di fronte a lui.
Nel messaggio di Gesù il termine giustizia non indica tanto la giustizia sociale, significato preponderante nella tradizione profetica. La parola giustizia si trova due volte nelle beatitudini di Matteo, "beati gli affamati e gli assetati di giustizia" (Mt 10,6) e "beati i perseguitati a causa della giustizia" (Mt 10,10).
Giustizia in questo caso vuol dire: fare la volontà di Dio. Essere giusto di fronte a Dio indica fare la sua volontà ed osservare la Sua Legge. Dio ci ha resi partecipi del suo Amore, dono immenso; lavorare nella sua vigna è un grande dono. 
Stare in Lui è essere noi stessi, e nella misura in cui rimaniamo in quell'amore saremmo in grado di accogliere l'altro, l'ultimo con generosità e senza invidia.
È primo colui che rimane nell'amore di Dio e sente gioia nel vedere i fratelli che vivono, che crescono.
L' invidia è un vizio che appartiene un po' a tutti, e che  purtroppo sorge anche negli ambienti di fede. In quei contesti in cui si dovrebbe collaborare per lo stesso progetto e dove si è legati da vincoli di gratuità, di fraternità e di affetto.  Purtroppo spesso non è così. Ci si trova in disaccordo, riducendo così il bene ad una  gara per dimostrare  chi ha maggiore dedizione alla propagazione del Regno di Dio. 
Quanta competizione dunque  all'interno delle nostre comunità. L’invidia, offusca l’intelligenza e la sensibilità, essa è il contrario dello sguardo di Dio: l’invidioso desidera il fallimento dell’impegno dell’altro e non gioisce del suo bene, nel suo cuore spera che fallisca per far si che il proprio  ego, le proprie qualità umane emergano. E  quanta insofferenza di fronte allo sforzo altrui!
Ma il Signore no, non ha il nostro sguardo cattivo,  Egli guarda ogni creatura con amore, è misericordioso e buono verso tutti e non si stanca di chiamare ciascuno a lavorare per il Regno. Impariamo allora a gioire della salvezza del fratello ritornando a  Lui con tutto il cuore purificato da ogni ombra di male. 

A Fatima la Vergine Maria ci richiama proprio alla responsabilità che abbiamo di fronte ai nostri fratelli: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono all’inferno perché nessuno prega e si sacrifica per loro". 

Alla fine della vita Dio ci chiederà come chiese a Caino: "Dov'è tuo fratello?" La nostra risposta non sia come la sua: "Sono forse il custode di mio fratello?" Ma: "Signore mio fratello è quì!"

Calendario

29 OTTOBRE 2023  - Primo incontro
26 NOVEMBRE 2023
28 GENNAIO 2024
17 MARZO 2024
19 MAGGIO 2024

Gli incontri si terranno presso il Santuario N.S. di Fatima - San Vittorino - guidati da Padre Armando Santoro omv e sr Mary Kowalska omvf

La tematica del ritiro sarà sul Vangelo di Marco

Ore 9,00 Accoglienza
Ore 10,15 Conferenza
Ore 13,00 Pranzo al sacco
Ore 14,30 Santo rosario
Ore 15,30 Condivisione
Ore 16,30 Assemblea conclusiva

La statua di San Michele Arcangelo e la reliquia della grotta del Gargano saranno al Santuario il 29 e 30 Settembre

Ore 8,30 - 10,00 - 18,00 Santa Messa
Ore 17,30 Recita del rosario

San Michele Arcangelo, difendici nella lotta:
sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu,
Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio,
incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen. 

 

Santuario di monte sant'Angelo - Grotta di San Michele Arcangelo

Una storia antica, non solo spirituale ma anche architettonica, che trasuda da quella grotta calcarea così mistica e singolare in cui l’arcangelo Michele apparve verso la fine del V secolo per ben tre volte all’allora vescovo di Siponto, san Lorenzo da Costantinopoli, impegnato a estirpare il culto pagano e aprire così le porte ai cristiani. Secondo i racconti e i testi antichi, san Michele affidò al vescovo il suo messaggio: «Io sarò il vigile custode di questa grotta, in essa verranno perdonati i peccati degli uomini». Una quarta apparizione avvenne nel 1656 quando l’arcangelo salvò la città dalla peste.
All’immensa caverna si arrivava in salita dalla valle attraverso un porticato e una galleria che sbucavano nella irregolare e profonda spelonca. Nel VII secolo furono i Longobardi, che avevano occupato i territori del Gargano, a realizzare alcuni lavori di ristrutturazione e ampliamento della “basilica celeste” (in quanto non consacrata dagli uomini ma dallo stesso arcangelo) che diventò un punto di riferimento per moltissimi fedeli provenienti anche dalle regioni più settentrionali d’Europa, come dimostrano le diverse iscrizioni incise sui muri delle cripte. Le strutture di epoca longobarda fungevano da entrata alla grotta sacra (almeno fino al XIII secolo) e si sviluppavano per circa 60 metri fin sotto il pavimento dell’attuale basilica, peraltro ben visibili all’interno del museo lapidario dove si notano chiaramente la scala “dritta” e quella “tortuosa”.
Intorno alla grotta, in tanti secoli di storia, si è formato e trasformato più volte l’intero complesso del santuario che nel 2011 è stato riconosciuto Patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco. Le strutture che attualmente conducono il pellegrino alla sacra grotta sono opera degli Angioini che nel XIII secolo, con imponenti opere, crearono un vero e proprio monumento costruendo il portale d’ingresso, la scalinata con i suoi caratteristici 86 gradini distribuiti in cinque rampe, la grande navata, il campanile. L’atrio e la facciata d’ingresso superiore sono stati realizzati nel XIX secolo.

santangelo 800 1919955

Auguri cara sr Angela, il tuo “Sì” sia come il “Sì” di Gesù tuo sposo che entrando nel tempio ha detto il suo Fiat al Padre. Un Sì sofferto, ma mantenuto nella più piena fedeltà, così sia per te nel seguire il carisma delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, un carisma bello, e ancora attuale. La Vergine di Fatima sia il tuo rifugio e il sentiero nel condurti a Dio!

Ore 18,00 - Celebrazione Eucaristica Presiede  P.Michele Babuin omv rettore del Santuario.

Sr Angela nata il 5 luglio 1957 a Belfast (Irlanda del Nord ) dove ha vissuto fino al 1968. Frequenta la scuola primaria dalle "Suore Irlandese della Misericordia". Nel 1968 si trasferisce a Dublino fino al 1978 lì frequenta la scuola dalle "Suore di S.Luisa di Marillac" e successivamente le Suore Ancelle del S. Cuore.

Entra nell'Istituto delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima il 7 Gennaio 1992 dove emette la Prima Professione religiosa nel Duomo di Tivoli il 16 Maggio 1998 alla presenza del Vescovo S.E.mons. Pietro Garlato.

Il 10 Ottobre 2004 emette la Professione religiosa perpetua a S.Vttorino nel Santuario N.S.di Fatima.

Venerdi 29 Settembre 2023 raduno degli Amici  della Scuola di Vita Spirituale "Padre lanteri", per l'inizio delle attività.

Per chi viene da lontano è possibile pernottare Venerdì 29 Settembre e andar via Domenica 30 mattina.

Venerdì 29 Settembre

Ore 18,00 Arrivi sistemazione
Ore 18,45 Santa Messa
Ore 20,00 Cena
ore 21,00 Compieta Adorazione Eucaristica libera

Sabato 30 Settembre

Ore 7,30 - 8,30 Colazione
Ore 9,30 Santa Messa con Lodi inserite
Ore10,45 Istruzione Padre Armando Santoro omv
segue tempo di riflessione e preghiera personale
Ore 12,00 Adorazione Eucaristica
Ore 13,15 Pranzo
Segue fraternità e tempo libero
Ore 15,30 Santo rosario
Ore 16,00 presentazione attività 2023/24
Testimonianze condivisione
Ore 19,30 Vespri
Ore 20,00 Cena
Fraternità

Domenica 1 Ottobre 

7,30 - 8,30 Colazione
Ore 8,30 Lodi e Santa Messa in Santuario

 PREGHIAMO PER LA PACE!

«- Continuate a recitare il rosario alla Madonna del Rosario, tutti i giorni, [che Lei attenuerà la guerra] per ottenere la fine della guerra, [che la guerra sta per terminare]. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna Addolorata, la Madonna del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il Mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di giorno.
- Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati, d’un sordomuto.
- Sì, qualcuno lo guarirò. Altri, no, [perché Nostro Signore non crede in loro]. In ottobre farò il miracolo, affinché tutti credano. 
[- Il popolo desiderava molto aver qui una cappellina.
- [Con] metà del denaro raccolto fino ad oggi facciano due portantine per donarle alla Signora del Rosario; l’altra metà sia per la cappellina.
Le offrii due lettere e un contenitore di vetro con acqua di colonia.
- Mi hanno dato questo, se Lei lo vuole.
- Questo non serve là in Cielo.]»

Luogo: Cova da Iria

Data: 13 settembre 1917

Persone presenti: tra 20000 e 30000

Memorie di Suor Lucia, p 176 (IV Memoria); le sezioni entro le parentesi quadre fanno parte dell’interrogatorio del parroco, del 15 settembre 1917, in  Documentação Crítica de Fátima, pp. 21-22

Presiede Don Fabrizio Meloni parroco di Cerreto Laziale

Ore 21,00 Narrativa dell'Apparizione - processione mariana con i flambeaux

Segue Celebrazione Eucaristica

Ore 16,45 Adorazione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa
Ore 18,15 Processione mariana

10 Agosto 2023

Catechesi Biblica

Riprendono a settembre  sotto la guida di padre Michele Babuin le catechesi bibliche. 
Ogni anno viene proposto  un libro o un personaggio biblico a tutta la comunità dei fedeli come strumento di catechesi  avendo come obiettivo  il far crescere “l’interiorità della fede”, e nel suscitare una serie di domande che  aiutano l’applicazione del messaggio al vissuto concreto delle persone e delle comunità.

Primo incontro Sabato 16 Settembre ore 16,00 presso la Sala del Rosario

 https://www.youtube.com/channel/UCzGZlWm8IITlevGMDX6-44w

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Direzione ed Accoglienza del Santuario negli orari di apertura, oppure inviare un whatsapp a P. Michele stesso (339 4779599). 

 

Pagina 5 di 46

Contatti

santuarionsdifatima@gmail.com

Please, enter your name
Please, enter your phone number
Please, enter your e-mail address Mail address is not not valid
Please, enter your message
Acconsento al trattamento dei dati ai sensi del DLgs 196/2003 e del Reg. UE 2016/679.
Leggi l'informativa

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter: sarai costantemente informato sulle nostre iniziative, eventi, etc...

Donazioni

  • Il Santuario N.S. di Fatima nato per la generosità di tante persone e per chi ha donato tutto per la maggior Gloria di Dio, si sostiene con il contributo libero di quanti devolvono a suo favore offerte. Chi volesse contribuire può farlo:

    IBAN: IT55 G 03069 39450 100000009531

    Banca Intesa San Paolo
    C.C. POSTALE 439018
    intestato Istituto degli Oblati di Maria Vergine, Santuario N.S. di Fatima