Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

27 Aprile 2025

Maggio al Santuario

Maggio: Mese dedicato alla Vergine Maria

Il mese di maggio, tempo di fioritura e rinnovamento, è tradizionalmente dedicato alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra. In questo periodo così ricco di significato spirituale, i fedeli sono invitati a rivolgere a Maria un omaggio particolare di preghiera, di affetto filiale e di devozione sincera.

La tradizione del "Mese Mariano" nasce dall’intuizione che maggio, mese di bellezza naturale, fosse il momento ideale per celebrare Colei che è il fiore più bello della creazione. Durante tutto il mese, la Chiesa ci incoraggia a moltiplicare i gesti di amore verso la Madonna: attraverso la recita del Santo Rosario, la partecipazione alle celebrazioni liturgiche, le offerte floreali e piccoli atti di carità vissuti nel suo nome.

Un invito al Santuario

In questo spirito, invitiamo tutti i fedeli a vivere il mese di maggio presso il nostro Santuario, luogo privilegiato di incontro con Maria. Qui, alla scuola di Maria, possiamo riscoprire la bellezza della fede semplice e autentica, imparare a dire il nostro "sì" a Dio come Lei e a trovare conforto e speranza nel suo abbraccio materno.

Ogni giorno sarà possibile partecipare:

alla recita comunitaria del Santo Rosario,alla Santa Messa con speciale intenzione mariana,alle processioni di ogni tredice del mese in ricordo delle apparzioni avvenute a Fatima. Ai momenti di adorazione,alle offerte floreali in onore della Madonna,e a momenti di preghiera personale nel silenzio del Santuario.

In modo particolare, vi invitiamo a unirvi a noi nelle celebrazioni solenni delle principali feste mariane di maggio, il 13 Maggio giorno della prima Apparizione a Fatima, il 24 Maggio Maria Ausiliatrice, il 31 Maggio Visitazione della Beata Vergine Maria. Vivendo insieme un tempo di grazia e di profonda comunione.

Affidiamoci a Maria
In questo mese, lasciamoci guidare dalla Vergine Santa verso Gesù. Lei, che è la "piena di grazia", ci accompagna nel cammino della fede, ci sostiene nelle difficoltà e ci indica sempre la via della vera gioia.

Accogliamo l'invito di Maria a rivolgerci a Lei con cuore fiducioso. Venite al Santuario: insieme eleveremo il nostro canto, il nostro amore e le nostre preghiere a Colei che non si stanca mai di intercedere per noi.

"Totus Tuus, Maria!"

 

1 Maggio San Giuseppe lavoratore

Sante Messe ore 9.00 - 10.30 12.00 -18.00 - Rosario 17,30
Dopo la Messa delle ore 10,30 Omaggio floreale a san Giuseppe

2 Maggio - Primo Venerdi del Mese

Ore 10,30 / 11.30
Adorazione Eucaristica

3 Maggio - Primo Sabato del Mese

Adorazione Eucaristica
10,30/16,30

Dal 4 al 12 Maggio 
Novena alla Madonna di Fatima

4 Maggio - Prima Domenica del Mese

Ore 16,00 Adorazione Eucaristica
Ore 16,45 Processione Mariana

8 Maggio

Ore 11,30 Santo Rosario
Ore 12,00 Supplica alla Madonna di Pompei

11 Maggio

Ore 18,30  - Catechesi Mariana - Padre Mauro  Oliva omv
"Riflessioni Lanteriane sulla Vita terrena di Maria"

12 Maggio

Omaggio Floreale a Padre Pio Bruno Lanteri dopo la S. Messa delle ore 18,00

13 Maggio Nostra Signora di Fatima

Sante Messe Ore 9,00 -10,30 -12,00 - 18,00

Ore 21,00 Processione mariana con i flambeaux nel ricordo della prima Apparizione a Fatima segue Santa Messa, presieduta da S.E.mons. Mauro Parmeggiani

25 Maggio

Incontro con le Famiglie 10,30/14,30
 “ Paradiso andata e ritorno”  - Ricordando nostro figlio: una testimonianza di amore eterno

 31 Maggio

Ore 16,00 Rassegna Canti Mariani

 

 

Ore 17.00 in Santuario Adorazione Eucaristica rosario e Santa Messa per papa Francesco. 

Stringiamoci attorno a N. S. Di Fatima e  preghiamo per l anima di papa  Francesco e per la Chiesa. 

19 Aprile 2025

Santa Pasqua 2025

A tutti voi,

in questo tempo benedetto che profuma di rinascita, giunga il nostro più sincero augurio di una Santa Pasqua, ricca di Pace, colma di Serenità, illuminata dalla luce del Cristo Risorto.
Che la forza della Risurrezione rinnovi i vostri cuori e le vostre case, che sciolga ogni paura, che riaccenda la speranza nei momenti di fatica e di smarrimento.
Cristo è risorto: la vita ha vinto la morte, l’Amore ha trionfato sull’odio, la luce ha dissipato ogni tenebra.
E questa Luce – forte, tenera, eterna – possa entrare nei cuori di tutti, in ogni angolo del mondo, e portare consolazione, coraggio, e un nuovo inizio.
Che la Pasqua sia un abbraccio di cielo, una carezza dell’anima, un invito a vivere ogni giorno con gratitudine, con fede rinnovata e con lo sguardo rivolto all’alto.
A ciascuno, a ogni famiglia, a ogni popolo, Pace in Cristo, Vita in abbondanza, e la gioia vera che solo l’Amore Risorto può donare.
Buona, Santa e luminosa Pasqua! Alleluia!
Mi chiamo Valerio e desidero raccontarvi la bellissima esperienza vissuta in occasione del Giubileo dei “Giovani in cammino” di San Vittorino.
Sabato 12 aprile, alla vigilia della Settimana Santa, abbiamo avuto la gioia profonda di celebrare insieme questo momento di grazia e di comunione. È stato un evento carico di emozione, che ci ha permesso di riscoprire il valore del cammino condiviso nella fede.
Siamo un gruppo di giovani in ricerca, uniti dal desiderio di crescere spiritualmente e di approfondire il senso della nostra vita alla luce del Vangelo. Una volta al mese ci ritroviamo presso il Santuario Nostra Signora di Fatima per riflettere e confrontarci su temi importanti.
Quest’anno, in occasione dell’Anno Giubilare, il nostro percorso è stato guidato dal tema della speranza: una speranza viva, concreta, che nasce dall’incontro con Cristo e si nutre della fraternità e del cammino fatto insieme.
La giornata del Giubileo è stata un’occasione preziosa per fare memoria del nostro percorso, rinnovare il nostro impegno e aprirci con cuore fiducioso a ciò che verrà.
I nostri incontri, svolti sotto la sapiente e premurosa guida di padre Michele Babuin, Oblato di Maria Vergine, e di suor Antonia Castellucci, Oblata di Maria Vergine di Fatima, sono stati ogni volta un’opportunità preziosa per camminare insieme e crescere nella comprensione profonda dei contenuti della fede. Ripensando al percorso fatto, posso dire che tutto è stato un grande cammino, ricco di scoperte, di condivisione e di crescita personale e comunitaria.
Anche la giornata di ieri ha rappresentato un cammino significativo — e non solo in senso figurato! È stata un’esperienza intensa, sia spiritualmente che fisicamente, ma senza dubbio ne è valsa la pena.
Da parte mia, sento di poter dire con sincerità che non avevo mai vissuto un Giubileo con questa consapevolezza, con questo senso di maturità interiore e di pienezza. È stato un momento di grazia che ha lasciato un segno profondo nel mio cuore, e che continuerà a illuminare il mio cammino di fede.
La giornata è cominciata nella Parrocchia di San Romano, a Roma, dove siamo stati accolti dal sorriso di suor Milena e delle sue consorelle. In questo spazio abbiamo avuto l’occasione di riflettere ulteriormente sul significato del pellegrinaggio presso la Porta Santa e di conoscere anche gli aspetti meno noti e più profondi dell’Anno Santo, che ci hanno predisposto interiormente a ricevere in maniera più piena questa grande grazia. Personalmente, mi ha colpito molto il fatto che, così come durante l’anno giubilare ebraico (jobel) venivano sciolti tutti i tipi di vincoli tra gli uomini e le cose, anche Dio, attraverso il Giubileo, desidera ristabilire ogni cosa dentro di noi. Lo fa affinché possiamo tornare a essere veramente liberi, e, nella libertà dei figli, amarlo e amarci gli uni gli altri nella carità fraterna.
Dopo aver celebrato la S. Messa siamo partiti di lì alla volta di San Pietro, dove abbiamo svolto con partecipazione ed emozione tutto il programma dei riti previsti dall’eccellente organizzazione.
Ci siamo avviati in processione portando la croce giubilare verso la Porta Santa, superando i vari cancelli predisposti dai volontari lungo via della Conciliazione, che alle tre di pomeriggio era insolitamente libera davanti a noi. Varcata la Porta Santa con gioia e trepidazione ci siamo fermati per pregare davanti alla tomba di San Pietro termine del pellegrinaggio. Prima di andare via ci siamo soffermati per un pò di tempo nella Basilica a godere delle sue bellezze e ringraziare Dio per il dono ricevuto davanti a Gesù Eucarestia.
La gioia è stata la nota dominante che ha accompagnato tutto il nostro pellegrinaggio: il Signore ci ha concesso di ricevere, in anticipo, la grazia della Sua Pasqua.
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Desidero esprimere un sincero e profondo ringraziamento alla grande famiglia degli Oblati e delle Oblate, che, con il loro servizio attento e premuroso, hanno reso possibile la realizzazione di tutto questo.

 

13 Aprile 2025

Triduo Pasquale

La Domenica delle Palme è il grande portale che ci introduce nella Settimana Santa, la settimana nella quale il Signore Gesù si avvia verso il culmine della sua vicenda terrena. Egli sale a Gerusalemme per portare a compimento le Scritture e per essere appeso sul legno della croce, il trono da cui regnerà per sempre, attirando a sé l’umanità di ogni tempo e offrendo a tutti il dono della redenzione. Sappiamo dai Vangeli che Gesù si era incamminato verso Gerusalemme insieme ai Dodici, e che a poco a poco si era associata a loro una schiera crescente di pellegrini. San Marco ci racconta che già alla partenza da Gerico c’era una «grande folla» che seguiva Gesù (cfr 10,46).

In quest’ultimo tratto del percorso si verifica un particolare evento, che aumenta l’attesa di ciò che sta per accadere e fa sì che l’attenzione si concentri ancora di più su Gesù. Lungo la strada, all’uscita da Gerico, sta seduto a mendicare un uomo cieco, di nome Bartimeo. Appena egli sente dire che sta arrivando Gesù di Nazaret, incomincia a gridare: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!» (Mc 10,47). Si cerca di farlo tacere, ma inutilmente; finché Gesù lo fa chiamare e lo invita ad avvicinarsi. «Che cosa vuoi che io faccia per te?», gli chiede. E quegli: «Rabbunì, che io veda di nuovo!” (v. 51). Gesù risponde: «Va’, la tua fede ti ha salvato». Bartimeo riacquistò la vista e si mise a seguire Gesù lungo la strada (cfr v. 52). Ed ecco che, dopo quel segno prodigioso, accompagnato da quella invocazione «Figlio di Davide», un fremito di speranza messianico attraversa la folla facendo sorgere in molti una domanda: quel Gesù, che camminava davanti a loro verso Gerusalemme, era forse il Messia, il nuovo Davide? E con il suo ingresso ormai imminente nella città santa, era forse giunto il tempo in cui Dio avrebbe finalmente restaurato il regno davidico?

...Cari fratelli e sorelle, siano in particolare due i sentimenti di questi giorni: la lode, come hanno fatto coloro che hanno accolto Gesù a Gerusalemme con i loro «osanna»; ed il ringraziamento, perché in questa Settimana Santa il Signore Gesù rinnoverà il dono più grande che si possa immaginare: ci donerà la sua vita, il suo corpo e il suo sangue, il suo amore. Ma a un dono così grande dobbiamo rispondere in modo adeguato, ossia con il dono di noi stessi, del nostro tempo, della nostra preghiera, del nostro stare in comunione profonda d’amore con Cristo che soffre, muore e risorge per noi. Gli antichi Padri della Chiesa hanno visto un simbolo di tutto ciò nel gesto della gente che seguiva Gesù nel suo ingresso in Gerusalemme, il gesto di stendere i mantelli davanti al Signore. Davanti a Cristo – dicevano i Padri – dobbiamo stendere la nostra vita, le nostre persone, in atteggiamento di gratitudine e di adorazione. Riascoltiamo, in conclusione, la voce di uno di questi antichi Padri, quella di sant’Andrea, Vescovo di Creta: «Stendiamo, dunque, umilmente innanzi a Cristo noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso ... e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese ... per poter offrire al vincitore della morte non più semplici rami di palma, ma trofei di vittoria. Agitando i rami spirituali dell’anima, anche noi ogni giorno, assieme ai fanciulli, acclamiamo santamente: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele”» (PG 97, 994). Amen! Benedetto XVI

Domenica delle Palme
Sante Messe ore 9.00 - 10.15 - 12.00 - 17.30 - 19.00
Benedizione delle Palme a tutte le messe - ore 10.15 Davanti alla Cappella dei Pastorelli benedizione delle Palme e processione

Giovedi Santo
Ore 10.00 Santa Messa Crismale
Ore 18.00 Santa Messa in Coena Domini segue Adorazione presso altare della reposizione.

Venerdi Santo
Ore 8.30 Ufficio delle Letture e Lodi
Ore 15.45 Via Crucis
Ore 17.00 Commemorazione della Passione del Signore

Sabato Santo
Ore 8.30 Ufficio delle Letture e Lodi
Ore 17.00 L' Ora della Madre
Ore 22.00 Solenne Veglia Pasquale

 

 

 

Eventi Missionari al Santuario: Un Ponte di Speranza tra Italia e Sri Lanka. 

In occasione della presenza in Italia delle due suore responsabili delle missioni in Sri Lanka, sono stati organizzati due importanti eventi di animazione missionaria, volti a rafforzare il legame tra i benefattori e le comunità sostenute.

Incontro con i Benefattori e le Famiglie Adottanti. 

Domenica 16 marzo, presso la Casa delle Suore OMVF a San Vittorino, si è tenuto un intenso incontro missionario, arricchito dalla presenza speciale delle Suore Missionarie Oblate provenienti dallo Sri Lanka e dal Brasile. A partecipare all’evento erano le famiglie che, con generosità e impegno, sostengono i bambini attraverso il programma di adozioni a distanza, oltre ad alcuni rappresentanti dell’associazione missionaria del Santuario, Lanteri Humanitas. L'incontro ha avuto una dimensione internazionale grazie alla partecipazione, via Zoom, di numerosi benefattori collegati da diverse realtà oblative nel mondo.

La finalità principale dell’evento è stata quella di esprimere profonda gratitudine ai tanti benefattori il cui sostegno permette di offrire un futuro migliore ai bambini più vulnerabili. Le suore hanno condiviso testimonianze toccanti e storie di vita che sono vere e proprie narrazioni di rinascita, supportate da immagini e video che hanno mostrato il grande bene realizzato grazie alla solidarietà di molti.

Durante l’incontro sono stati presentati anche i progetti educativi in corso, tra cui l’educandato e il programma di adozioni a distanza. Ad oggi, più di 300 bambini hanno potuto beneficiare di queste iniziative, ricevendo non solo un’istruzione, ma anche speranza e nuove opportunità per il futuro.

L’evento ha rafforzato la consapevolezza che, unendo le forze, è possibile essere veri missionari di speranza e "organizzare la speranza", contribuendo concretamente alla costruzione di un domani migliore per tanti bambini.

 Annuncio Missionario in Santuario

Domenica 30 marzo – IV domenica di Quaresima – Domenica in Laetare è stato dato l’annuncio missionario per far conoscere i due progetti educativi della missione delle suore Oblate in Sri Lanka. 

Un Appello di Speranza e Solidarietà per i Bambini dello Sri Lanka

Carissimi amici,

sono suor Lucia, Suora Oblata di Maria Vergine di Fatima, e svolgo il mio servizio al Santuario con una missione speciale: dare voce ai bambini più poveri dello Sri Lanka, coloro che, per il loro paese, sono spesso invisibili. Il mio compito, tanto impegnativo quanto meraviglioso, è quello di offrire loro non solo un sostegno materiale, ma soprattutto la speranza di un futuro migliore.

In questi giorni abbiamo la grazia di accogliere tra noi le suore missionarie dello Sri Lanka, testimoni dirette della realtà che viviamo nel nostro impegno quotidiano. La nostra presenza in questo paese risale al 1997 e, da allora, ci prendiamo cura dei bambini più poveri attraverso due importanti progetti:

L’educandato “Our Lady of Fatima”, un centro diurno che accoglie bambini in difficoltà offrendo loro istruzione, alimentazione e cure essenziali.Le adozioni a distanza, che permettono a tanti piccoli di ricevere il necessario per vivere con dignità.

Attualmente, più di 300 bambini che vivono nelle baraccopoli dipendono dal nostro aiuto per il cibo, le cure mediche e la scuola. Con solo 1 euro al giorno, possiamo garantire loro questi beni fondamentali.

L’educazione è l’unica via per spezzare il ciclo della povertà. Per questi bambini, l’aiuto che ricevono dal nostro centro diurno e attraverso le adozioni a distanza rappresenta una vera e propria resurrezione: è il dono di una nuova vita, una vita dignitosa. Spesso ci dicono con gioia: “Adesso possiamo stare in piedi, non abbiamo più paura di affrontare la vita. Ora possiamo inserirci nella società, cercare un lavoro, guardare al futuro con speranza”.

Al momento, 153 bambini hanno già trovato un benefattore, ma tanti altri aspettano ancora di essere adottati. Le nostre suore missionarie sono ogni giorno chiamate a rispondere a emergenze sempre più gravi, tra cui le richieste di aiuto di persone ammalate che, senza assistenza sanitaria, non possono curarsi.

Come potete aiutarci?

Vi chiediamo due cose preziosissime:

La preghiera, perché i missionari, ogni giorno, sperimentano la forza della Provvidenza e il sostegno spirituale di chi li accompagna.Un gesto concreto di solidarietà, per chi ne ha la possibilità, perché la carità è il legame più profondo che accorcia le distanze, più ancora dei mezzi di comunicazione sociale.

Papa Francesco ci ricorda: “Lasciatevi scandalizzare dalla povertà” e ci invita ad “organizzare concretamente la speranza” per questi bambini.

Vi auguro di essere uomini e donne di grande carità, come lo sono stati tanti santi, e di essere missionari di speranza, per chi vi è vicino e per chi è lontano.

Dio vi benedica e vi ricompensi come solo Lui sa fare, facendovi crescere nello spirito missionario. Vi portiamo nella nostra preghiera e vi affidiamo al Cuore Immacolato di Maria.

Grazie di cuore a tutti!

Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima

 

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30 Marzo 2025

Libretto Via Crucis

Carissimi Amici,

Siamo lieti di annunciare la pubblicazione di un piccolo ma prezioso libretto della Via Crucis, arricchito dalle meditazioni di Padre Armando Santoro OMV. Questo testo, disponibile esclusivamente in versione e-book, rappresenta uno strumento spirituale di grande valore per chi desidera approfondire la propria fede attraverso la riflessione e la preghiera.

Le meditazioni di Padre Santoro ci offrono un'opportunità unica di crescita spirituale, tanto a livello personale quanto comunitario. La Via Crucis diventa così un cammino che ci invita a meditare sulla passione di Cristo, accompagnandoci verso una maggiore consapevolezza e vicinanza al mistero della sua sofferenza e redenzione.

Invitiamo tutti a utilizzare questo libretto per arricchire il proprio percorso spirituale, sia durante la Quaresima che in qualsiasi momento dell'anno, poiché ogni stazione rappresenta un'opportunità per rinnovare la nostra fede e il nostro impegno cristiano.      Con affetto in Cristo

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Mi chiamo suor Maria Pia, sono nata a Monte Carlo (Principato di Monaco) e ho vissuto lì fino a quando, ricevuta la chiamata del Signore, ho lasciato tutto per seguirlo.
Ringrazio il Signore per avermi donato dei buoni genitori, che mi hanno trasmesso la fede e dato un esempio di preghiera e di carità verso tutti.
All’età di 7 anni ho iniziato a frequentare la scuola di ballo classico di Monte Carlo, diretta da Marika Besobrasova. Per me era una passione totalizzante, che coinvolgeva anima e corpo. Per diversi anni ho proseguito questo percorso professionale, che diventava sempre più impegnativo, affascinante e attraente. 
Con il mio professore ho fatto un ottimo lavoro di perfezionamento. Era molto esigente perché aveva notato il mio talento. Allo stesso tempo, però, non ho mai smesso di affidarmi al Signore. Vedendo i sacrifici che i miei genitori facevano per me, ogni giorno, prima di recarmi a scuola di ballo, mi fermavo nella cappella dei Francescani, vicino a casa mia, e chiedevo al Signore di farmi capire quale fosse la strada migliore per me: se proseguire nella carriera del balletto classico o meno. Se non fosse stata la scelta giusta, gli chiedevo di mettermi un impedimento.
 Il Signore mi prese in parola. Un giorno, mentre mi esercitavo a casa per il prossimo spettacolo, caddi e mi spostai il menisco. Non riuscivo più a stendere la gamba. Nonostante le preghiere quotidiane, il mio mondo crollò all’improvviso.
 Fu allora che avvenne la prima "conversione nella conversione". Il Signore si fece talmente presente nella mia vita, attraverso persone significative e buone letture. All’improvviso tutto ciò che prima consideravo bello e desiderabile mi sembrò pallido e insignificante di fronte alla grandezza di Dio.
 Ho fatto un lungo percorso spirituale, ma ancora non si parlava di consacrazione al Signore nella vita religiosa. Volevo semplicemente fare del bene rimanendo nel mio paese, con la mia famiglia, perché avevo paura delle suore. Finché, un bel giorno, il Signore ha fatto irruzione nella mia vita, al punto che non potevo più opporgli resistenza. Ho sperimentato che, quando Lui chiama, non puoi fare altro che rispondere: sei disarmata.
Dopo tanti anni trascorsi con il Signore nella vita religiosa OMVF, posso dire di aver già ricevuto, su questa terra, il centuplo. Lui è la vera gioia, anche nelle difficoltà; è il tutto della mia vita, che supera di gran lunga tutte le cose più belle che il mondo possa offrire.
Il mio grazie sarà eterno.

"La Chiesa, popolo di Dio in cammino nella storia, non può non incrociare la famiglia che, tra le numerose strade, «è la prima e la più importante: […] una via dalla quale l’essere umano non può distaccarsi » (n. 2). È missione della Chiesa servire la famiglia con il grande patrimonio di storia, di testimonianze e di proposte di cui dispone. Il Papa auspica che l’Anno della famiglia sia animato da una grande preghiera che «raggiunga anche le famiglie in difficoltà o in pericolo, quelle sfiduciate o divise e quelle che si trovano in situazioni irregolari (n. 5). A tutte desidera manifestare amore e sollecitudine."  San Giovanni Paolo II

Ore 10,00 Accoglienza

Ore 10.30 Conferenza dal Tema: " Dio e il mistero del male - Da evento inquietante a mistero della vita.  -  sr Giacinta Sguotti omvf

Ore 12.00 Celebrazione Eucaristica in Santuario

Ore 13,00 Pranzo - Il primo piatto è offerto dal Santuario

Ore 14,35 PPreghiera conclusiva

E' PREVISTO UN SERVIZIO BABY SITTER PER I BAMBINI

 

Costituzione delle Chiese Giubilari

In data 15 agosto il vescovo Mauro Parmeggiani ha reso note le chiese giubilari visitando le quali i fedeli potranno conseguire l’indulgenza plenaria, secondo le consuete indicazioni della Chiesa in materia e per la durata dell’anno giubilare ordinario 2025 (29 dicembre 2024 – 28 dicembre 2025).

Per la Diocesi di Tivoli, oltre alla cattedrale di San Lorenzo Martire, sono state costituite chiese giubilari: il santuario Beata Vergine delle Grazie di Quintiliolo, in Tivoli; Santa Maria delle Grazie Madonna della Mentorella, nel comune di Capranica Prenestina e il Santuario Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano.

Per la Diocesi di Palestrina, oltre la cattedrale di Sant’Agapito Martire, sono costituite chiese giubilari il santuario Santa Maria del Buon Consiglio, in Genazzano e la chiesa parrocchiale di Santa Maria di Pugliano, in Paliano.

Le Chiese Giubilare, sono le chiese segnalate come luoghi di ritrovo per i pellegrini. In queste chiese si terranno le catechesi nelle diverse lingue per riscoprire il senso dell'Anno Santo, ci sarà la possibilità di vivere il sacramento della Riconciliazione e nutrire l'esperienza di fede con la preghiera.

INDULGENZA PLENARIA

I pellegrini otterranno l’indulgenza plenaria nelle chiese giubilari anche partecipando ad una:

  • Messa rituale per il conferimento dei sacramenti di iniziazione cristiana;
    ad una celebrazione della Parola di Dio;
    alla Liturgia delle Ore (Ufficio delle Letture, Lodi, Vespri);alla Via Crucis;
    al Rosario mariano;al canto dell’Inno Akathistos;ad una celebrazione penitenziale che termini con le confessioni individuali dei penitenti.

I singoli fedeli, individualmente o in gruppo, potranno conseguire l’Indulgenza se visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’Adorazione Eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e invocazioni a Maria, Madre di Dio.

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