Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

«- Cosa vuole da me? – domandai. - Voglio che veniate qui il 13 del prossimo mese, che recitiate il rosario tutti i giorni, e che impariate a leggere. Poi vi dirò quel che voglio. Domandai la guarigione di un malato. - Se si converte, guarirà entro l’anno. - Vorrei chiederLe di portarci in Cielo. - Sì; Giacinta e Francesco, li porto fra poco, ma tu resti qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farMi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. [A chi l’accetta, Io prometterò la salvezza e queste anime saranno amate da Dio, come fiori collocati da Me per ornare il Suo Trono]. - Resterò qui da sola? – domandai addolorata. - No, figlia. E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio. Fu nel pronunciare queste ultime parole, che aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in Dio. Giacinta e Francesco sembravano stare in quella parte di luce che si alzava verso il Cielo, io in quella che si diffondeva sulla terra. Davanti alla palma della mano destra della Madonna, c’era un cuore coronato di spine che vi sembravano confitte. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione.»

Preghiamo per la pace e la conversione del cuore!

Ore 21,00 - Narrativa della seconda Apparizione
Processione mariana con i flambeaux per le vie di San Vittorino recita del rosario meditato
Segue la Santa Messa
Presiede don Enea della Parrocchia di Collefiorito e comunità

Luogo: Cova da Iria Data: 13 giugno 1917 Persone presenti: da 50 a 60

Memorie di Suor Lucia, pp. 171-172 (IV Memoria); la sezione entro le parentesi quadre include l’aggiunta indicata da suor Lucia nella sua lettera da Tuy del 17 dicembre 1927: cfr. Memorie di Suor Lucia, p. 171, nota 15

Accendi, o Maria, la lampada della fede in ogni casa d' Italia e del mondo. Dona ad ogni mamma e ad ogni padre il tuo limpido cuore, affinché riempiano la casa della luce e dell' amore di Dio. Aiutaci, o Madre del sì, a trasmettere alle nuove generazioni la Buona Notizia che Dio ci salva in Gesù, donandoci il suo Spirito d' Amore. Fa' che in Italia e nel mondo non si spenga mai il canto del Magnificat, ma continui di generazione in generazione attraverso i piccoli e gli umili, i miti, i misericordiosi e i puri di cuore che fiduciosamente attendono il ritorno di Gesù, frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria! Amen.

Orario Sante Messe ore 9,00 - 10,30 - 12,00 - 18,00
Rosario ore 17,30

La grande fioritura della devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe dalle rivelazioni private della visitandina Santa Margherita Maria Alacoque che insieme a San Claude de la Colombière ne propagarono il culto.
Marguerite Alacoque nasce in una famiglia benestante nella Borgogna il 22 luglio 1647. I suoi genitori sono ferventi cattolici, ma non abbastanza da consentire che una loro figlia diventi suora. Eppure Margherita già a cinque anni si consacra al Signore con voto di castità, ma solo a 24 anni, vincendo le resistenze dei suoi, riesce a entrare nell’Ordine della Visitazione fondato da San Francesco di Sales.
Dal 1673 Margherita Maria inizia a ricevere le visite di Gesù che le chiede di avere particolare devozione al Suo Sacro Cuore, che le appare “raggiante come un sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce, adagiato sopra un trono di spine”. Dal suo racconto verrà fuori l’iconografia che conosciamo oggi, e dal suo impegno l’istituzione della festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù, fissata all’ottavo giorno dopo il Corpus Domini.
Sin dal principio, Gesù ha fatto comprendere a Santa Margherita Maria Alacoque che avrebbe sparso la tenerezza della sua grazia su tutti quelli che si sarebbero interessati a questa straordinaria devozione. Scrive così alla Madre de Saumaise, il 24 agosto 1685: «Egli (Gesù) le ha fatto conoscere, di nuovo, la gran compiacenza che prende nell'essere onorato dalle sue creature e le sembra che Egli le promettesse che tutti quelli che si sarebbero consacrati a questo Sacro Cuore, non perirebbero e che, siccome egli è la sorgente d'ogni benedizione, così le spanderebbe, con abbondanza, in tutti i luoghi dove fosse esposta l'immagine di questo amabile Cuore, per esservi amato e onorato.
La celebrazione del Sacro Cuore, come anche per altre feste liturgiche (si pensi alla Festa della Divina Misericordia celebrata la domenica in Albis, prima domenica dopo Pasqua) è stata istituita per espressa richiesta del Signore Gesù che, parlando alla santa, il 16 giugno 1675, chiese che venisse istituita la festa al Suo Cuore amabilissimo…«È per questo che ti domando che il primo venerdì dopo l’ottava del Santissimo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, facendo ad esso riparazione d’onore mediante onorevole ammenda, comunicandosi in quel giorno per riparare le indegnità che esso ha ricevuto mentre veniva esposto sugli altari; e ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per diffondere con abbondanza gli influssi del suo divino amore su quanti gli renderanno questo onore». Solo, però, a partire dal 1856 la Chiesa universale ha iniziato a celebrare il culto al Sacro Cuore.
Benedetto XVI così esortava durante la celebrazione dei vespri della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù (Venerdì 19 Giugno 2009): “Il cuore di Dio freme di compassione! Nell'odierna solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la Chiesa offre alla nostra contemplazione questo mistero, il mistero del cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanità. Un amore misterioso, che nei testi del Nuovo Testamento ci viene rivelato come incommensurabile passione di Dio per l'uomo. Egli non si arrende dinanzi all'ingratitudine e nemmeno davanti al rifiuto del popolo che si è scelto; anzi, con infinita misericordia, invia nel mondo l'Unigenito suo Figlio perché prenda su di sé il destino dell'amore distrutto; perché, sconfiggendo il potere del male e della morte, possa restituire dignità di figli agli esseri umani resi schiavi dal peccato. Tutto questo a caro prezzo: il Figlio Unigenito del Padre si immola sulla croce: "Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine" (cfr. Gv 13, 1). Simbolo di tale amore che va oltre la morte è il suo fianco squarciato da una lancia. A tale riguardo, il testimone oculare, l'apostolo Giovanni, afferma: "Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue ed acqua" (cfr. Gv 19, 34).
Della devozione al Sacro Cuore, la Chiesa pone anche attenzione alle promesse che Gesù ha fatto a santa Margherita qualora si corrisponda alle Sue richieste: «Io Ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti coloro che si comunicheranno al Primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, quindi essi non moriranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, e il mio Cuore in quell’ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro».
 
Ecco le 12 promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque:
 
1. La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del Mio Sacro Cuore.
2. Darò ai devoti del Mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato.
3. Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie.
4. Li consolerò in tutte le loro afflizioni.
5. Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte.
6. Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese.
7. I peccatori troveranno nel Mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia.
8. Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione.
9. Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione.
10. Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti.
11. Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome iscritto per sempre nel Mio Cuore.
12. A tutti coloro che per nove mesi consecutivi si comunicheranno il primo Venerdì di ogni mese darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna.
 
Nel cuore di Cristo avremo sempre un posto per tornare. E se qualche volta ci dovesse costare iniziare il cammino di conversione, cerchiamo l’aiuto di Maria: Ella ci mostra, col suo sguardo materno, qual è la via per entrare nel costato aperto di suo figlio. Santifichiamo dunque questo mese: Con gioia, accogliendo l'invito della Chiesa ad onorare il Cuore di Gesù, poiché è segno dell'immenso Amore di Dio per noi, è segno della sua tenerezza, è segno della sua bontà. Solo così saremo in grado di cooperare efficacemente al misterioso "disegno del Padre" che consiste nel fare di Cristo il cuore del mondo! Disegno che si realizza nella storia, man mano che Gesù diviene il Cuore dei cuori umani.” BenedettoXVI

Ore 21,00 Veglia mariana - preghiera per il Sinodo

“O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perché tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Amen.”

"Io sono del Cielo.."

Fatima, un avvenimento di grazia e misericordia che conduce alla scoperta del desiderio più vero del cuore dell'uomo: l’incontro con una Presenza che risponde, che è la Via, la Verità e la Vita.

Ore 9,00 Conferenza - sr Giustina Mainini omvf
Adorazione Eucaristica
Ore 10,30 Santa Messa
Ore 12,00 Condivisione

Per iscriversi: inviare una e-mail alla casella di posta elettronica del ritiro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite WhatsApp, comunicarlo nella chat del gruppo ritiropertutti oppure telefonare al numero 06-2266016 negli orari dal Lunedi alla Domenica  9.30 – 12.00 e 16.30-18.30.

Per il collegamento on line si usa il software Skype e l’invito viene inviato, qualche minuto prima dell’orario di inizio, o tramite posta elettronica o WhatsApp.

13 maggio 1917

«- Non abbiate paura. Non vi faccio del male.
- Di dove è Lei? - le domandai.
- Sono del Cielo.
- E cosa vuole da me?
- Son venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Quindi, tornerò qui di nuovo una settima volta.
[- Lei mi può dire se la guerra durerà ancora molto tempo o se sta per terminare?
- Non te lo posso dire ancora, finché non ti avrò detto quello che voglio.]
- E anch’io andrò in Cielo?
- Sì, ci andrai.
- E Giacinta?
- Anche lei.
- E Francesco?
- Anche, ma deve recitare molti rosari.
[...]
- Maria das Neves è già in Cielo?
- Sì, è là.
- E Amelia?
- Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.
[...]
– Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?
- Sì, vogliamo.
- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia di Dio...) che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci, cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:
- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo nel Santissimo Sacramento.
Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse:
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.»

Memorie di Suor Lucia, pp. 169-170 (IV Memoria); la sezione entro le parentesi quadre fa parte dell’interrogatorio del parroco ai veggenti del 27 maggio 1917, in  Documentação Crítica de Fátima. I, Santuário de Fátima 1992, p. 9.

Ore 17,30 Sala del Rosario 

Maria Santissima continua in cielo il suo ufficio materno a riguardo dei membri di Cristo cooperando alla nascita e allo sviluppo della Vita Divi­na nelle anime dei redenti   (Paolo VI)

 

28 Maggio 2023

Una serenata a Maria

Canti,  racconto, tradizione. Per una dolce serenata alla Madonna.  Canti della fede di un popolo, canti di gente che custodisce nel cuore la propria fede e il proprio amore alla Vergine Maria.   Il nostro impegno a custodire e a presentare, specialmente ai giovani, questo scrigno di piccole perle di tradizione popolare …

Prima rassegna Corale  Domenica 28 Maggio ore 16,00
"Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. [...] Il Verbo, che trovò dimora nel grembo verginale di Maria, viene a bussare nuovamente al cuore di ogni cristiano: passa e bussa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un "sì" personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore."  Papa Francesco
  • Partecipano;
    Il Coro del Santuario
    Il Coro della parrocchia di san Romano
    Il Coro dei bambini della Schola Maria Immacolata
SUPPLICA DEGLI AMMALATI ALLA B.V. di FATIMA
Vergine Santa, Madre Misericordiosa Maria. Tu che hai visto il dolore straziante sul volto di tuo Figlio Gesù Cristo e che lo hai seguito fino al Calvario con la spada di dolore ficcata nella Tua anima e nel Tuo Cuore .
Tu che senza lacrime camminavi al Suo fianco, raccogliendo nel Tuo Cuore ogni goccia del Suo Sangue Prezioso.
Tu che lo hai visto inchiodato sulla croce come un comune malfattore, Tu Santa Madre della pietà che lo hai avuto sulle Tue ginocchia ,massacrato dal dolore ed abbandonato, stringendolo sul tuo cuore addolorato ,come quando era bambino.
Tu Madre del dolore, nella Tua dignità hai guardato il cielo gridando il Tuo dolore.
Madre Maria, oggi una cosa ti chiedo insieme a Te sotto la Croce .
Ecco Madre Addolorata , io metto nelle Tue Sacre Mani tutti i malati tutti quei malati che come Cristo sono i figli tuoi che come Cristo sono sulle Tue ginocchia.
Madre dolorosa, non dimenticare nessuno !
Ci sono quelle anime care al mio cuore che hanno bisogno di una Tua carezza perché sono le anime che brancolano nel buio .
Maria, manda la luce ad illuminare la mente ed intenerisci il cuore di chi di loro si prende cura su questa terra .
Guarda con i Tuoi occhi misericordiosi , il Volto sofferente del malato, guardalo somiglia a quello di Tuo Figlio Gesù Cristo.
Consola queste creature sofferenti , stanche, demotivate,deluse, sfiduciate.
Dagli la forza di andare avanti fa che non perdano la fede e la speranza, prendile con cura particolare sotto la tua protezione. Amen
(Domenico della Gatta)
Ore 16,30 Adorazione guidata da Padre Vincenzo Voccia omv
Segue benedizione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa

Due secoli fa, il Venerabile Pio Bruno Lanteri, (1759-1830) serviva la Chiesa in Piemonte, regione del Nord Italia. Era un’era turbolenta sia per la società secolare che per la Chiesa. La Rivoluzione francese aveva cosparso di spirito anti-Cristiano molte parti d’Europa e aveva cercato di minare l’autorità del Papa. I cattolici nella Chiesa dovettero affrontare l’eresia dei Giansenisti che oscuravano la verità dell’amore di Dio.

Fu in questo contesto che il giovane Lanteri conobbe il prete gesuita Padre Nikolaus von Diessbach. Sotto Diessbach, Lanteri fece gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio e sperimentò profondamente l’infinita grazia di Dio. Egli divenne un ardente testimone della grazia di Dio attraverso un intenso e vario apostolato come prete diocesano a Torino. Predicò gli Esercizi Spirituali e le missioni popolari, offrì una direzione spirituale e la confessione, fece circolare libri cattolici, sostenne le associazioni laiche e clericali e fornì una cura reale per i bisognosi. In tutto questo, fu sempre attento a guidare la gente con carità. Lanteri enfatizzò sempre la fedeltà alla Chiesa e a Maria dato che una guida certa illumina il cammino verso la santità.

Centrale nell’apostolato di Padre Lanteri fu la sua collaborazione con alcuni gruppi chiamati Amicizia Cristiana e Amicizia Sacerdotale fondate da Padre von Diessbach. Le Amicizie erano qualcosa di nuovo per quei tempi. Si trattava di gruppi di laici e sacerdoti, impegnati in una vita spirituale seria e a creare un impatto sulla cultura, facendo circolare libri cattolici. Padre Lanteri guidò e accompagnò questi gruppi per molti anni.

Nel 1814, tre preti zelanti vennero da Padre Lanteri per essere guidati nella formazione di una confraternita dedicata ai ritiri sulla predicazione e rivitalizzazione della Chiesa. Padre Lanteri affidò il gruppo alla Vergine Maria, che chiamò sempre loro Fondatrice e maestra. La nuova Congregazione ebbe l’approvazione diocesana nel 1816. Gli Oblati continuarono il loro importante ministero attraverso gli anni anche se dovettero temporaneamente separarsi a causa della disapprovazione del vescovo locale. Il giovane gruppo trovò una stabilità maggiore e nuova vita, quando ci fu l’approvazione pontificia di Papa Leone XII, il primo settembre 1826. P. Lanteri morì quattro anni dopo il 5 agosto 1830 e fu dichiarato Venerabile da Papa S. Paolo VI nel 1965. Egli è ora conosciuto come Venerabile Pio Bruno Lanteri. Gli Oblati di oggi stanno lavorando attivamente per promuovere Lanteri e sperano un giorno di vedere la sua beatificazione e canonizzazione.

Ore 17,30 Recita del Rosario - Novena
Ore 18,00 Santa Messa
Dopo la celebrazione ci si reca in processione verso la statua del Venerabile Padre Lanteri. Dopo una breve preghiera di intercessione segue l'omaggio floreale.  

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