Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

Al Santuario riprende il cammino mariano "Atto di Affidamento a Maria".

Primo incontro Domenica 26 Febbraio ore 16,30

Da Marzo in poi ogni quarta domenica del mese sempre alle ore 16,30.

Il cammino si concluderà con l'atto di Affidamento che si pronuncerà pubblicamente.

"Affidarsi a Maria è scoprirla vicina, compagna di viaggio, sorella nel cammino". La riflessione, le testimonianze dei partecipanti."

Nostra Signora di Fatima, Tu che hai scelto Francesco e Giacinta,
due poveri e semplici pastorelli, per annunciare al mondo
i desideri del tuo Cuore Immacolato, aiutaci ad accogliere il tuo messaggio
di conversione, perché liberati dal peccato possiamo vivere una vita nuova.
Santi Francesco e Giacinta,
voi che foste capaci di una preghiera intensa,
fate che il momento della preghiera quotidiana
diventi per noi il cuore di ogni nostra giornata.
Voi che, seppur bambini, foste capaci di offrire grandi sacrifici in dono
alla Vergine Maria per la salvezza dei peccatori,
aiutateci a non sprecare le piccole croci quotidiane,
ma a renderle offerta preziosa e gradita a Dio per la salvezza del mondo.
Nostra Signora di Fatima, per intercessione dei Santi Pastorelli
Francesco e Giacinta, veglia su tutti i bambini del mondo,
soprattutto quelli più poveri e abbandonati.
Fa’ che anche loro possano trovare,
nel tuo Cuore Immacolato e materno, rifugio e protezione.

Santi Francesco e Giacinta, Pastorelli di Fatima, pregate per noi!

17 Febbraio
-Sante Messe ore 8,30 - 10,00 - 17,30 - ore 17,00 recita del rosario - Preghiera ai pastorelli

18 Febbraio
-Sante Messe ore 8,30 - 10,00 - 17,30 - ore 17,00 recita del rosario - Preghiera ai pastorelli
-Ore 16,00 Incontro con i bambini  e proiezione di un cartone animato sulla vita dei piccoli santi Francesco e Giacinta.

Sono invitati tutti i bambini per poter conoscere e vivere la fede con i piccoli pastorelli!

19 Febbraio
Sante Messe ore 9,00 - 10,30 - 12,00 - 16,30 - 18,00 - Recita del rosario ore 17,00 -  preghiera ai pastorelli

 

 

In Compagnia dei nostri fratelli santi.
E’ un appuntamento mensile, esattamente ogni prima domenica del mese. Iniziativa  nata durante il lockdown dovuto alla pandemia. Sospesa la tradizionale processione mariana si è pensato di valorizzare la prima domenica con la figura di un santo.

Quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho carità, divento un rame risonante o uno squillante cembalo. E quando avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e avessi tutta la fede in modo da trasportare i monti, se non ho carità, non son nulla.

Ore 16,00 sala Cuore Immacolato di Maria 

L'incontro sarà guidato da padre Silvano Porta omv. Tema dell' incontro: Il vero bene nasce da un amore esigente! 1 Cor. 13 

 

Sabato 4 e Domenica 5 Febbraio il Santuario accoglierà la reliquia della piccola Santa Giacinta di Fatima

Sabato 4 Febbraio alle ore 19,00 recita del rosario con i pensieri della santa animato dal gruppo giovani adulti del Santuario

Domenica 5 Febbraio ore 15,15 Adorazione Eucaristica segue processione mariana e Santa Messa.

Domenica 5 Febbraio - prima domenica del mese - Sante Messe ore 9,00 - 10,30 (Gruppo filippini) - 12.30 - 15,15 Adorazione Eucaristica segue processione mariana - Santa Messa ore 16.30 - 18,00 - Saranno presenti sull'altare accanto alla Vergine di Fatima le reliquie dei pastorelli. Il fazzoletto che copriva il capo di santa Giacinta - un frammento delle bare di san Francesco e santa Giacinta ed un frammento del leccio sul quale apparve Nostra Signora del Rosario di Fatima.

.."Quando sarà il momento di dirlo, non nasconderti, dì a tutti che Dio ci concede le grazie attraverso il Cuore Immacolato di Maria, di chiederle a Lei, che il Cuore di Gesù vuole che, al suo fianco si veneri il Cuore Immacolato di Maria. Si chieda la pace al Cuore Immacolato di Maria, perchè Dio l’ha affidata a Lei." Santa Giacinta Marto

Santa Giacinta Marto nata l’11 marzo 1910 ad Aljustrel, frazione di Fatima in Portogallo, era l’undicesima e ultima figlia di Emanuele Pietro Marto e Olimpia de Jesus. Insieme al fratello Francesco e alla cugina Lucia, fu una dei veggenti delle apparizioni mariane di Fatima, tra il maggio e l’ottobre 1917. D’indole vivace, imparò ad accettare di buon grado le sofferenze, anche compiendo piccoli sacrifici per amore di Dio e della Madonna. Ammalatasi durante una violenta epidemia di influenza “spagnola” nel 1918, morì il 20 febbraio 1920 nell’ospedale «Dona Estefânia» di Lisbona, a nove anni e undici mesi. Suo fratello Francesco l’aveva preceduta il 4 aprile 1919. Entrambi sono stati beatificati da san Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000 e canonizzati da papa Francesco diciassette anni esatti dopo. I resti mortali di Giacinta Marto sono venerati nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, nella cappella sul lato sinistro dell’altare maggiore.

In fondo il pellegrinaggio cristiano simboleggia bene la nostra vita terrena. Ci ricorda che siamo fatti di cielo e che il nostro cammino su questa terra altro non è che un pellegrinaggio verso la meta definitiva, che è anche la nostra dimora definitiva, la “Gerusalemme celeste”.

Ore 16,00 Sala del Rosario - Padre Michele Babuin omv

Diretta streming sul canale Youtube - https://www.youtube.com/channel/UCzGZlWm8IITlevGMDX6-44w

Ore 9,00    Conferenza sala Cuore Immacolato 
Ore 10,30 Santa Messa
Ore 12,00 Condivisione

Mercoledì 4 Gennaio alle ore 17.30 e Giovedì 5 Gennaio alle ore 8.30 e 10.00 sarà celebrata una Santa Messa in suffragio del papa emerito Benedetto XVI.

01 Gennaio 2023

Madre di Dio

Abbiamo di fronte la maternità di Maria all’inizio di questo nuovo anno solare. Dal nostro cuore salgono spotanei gli auguri  migliori che ci si possa scambiare a il primo giorno del nuovo anno: auguri di fecondità, di pace, di attenzione alla famiglia e a chi nella famiglia è più piccolo e fragile, ma soprattutto, di avere le orecchie e i cuori pronti ad accogliere la Parola di Dio che illumina, sostiene e orienta il cammino. Ascoltiamo con fede la voce del Signore affinchè possa essere un anno ricco di grazia e di misericordia. Dio si è fatto uomo. Il mondo non è più immerso nell’oscurità. Gesù è venuto e «tutti i popoli hanno veduto la salvezza del nostro Dio»

Il Natale per la nostra vita di credenti è una forte provocazione. Vediamo come non a caso gli evangelisti ci raccontano che furono i pastori i primi destinatari del lieto annuncio della nascita di Gesù. Un annuncio che doveva suonare incredibile, se si considera l’invito a loro rivolto di riconoscere il Salvatore in «un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». Solo le  persone non abituate alla maestosità delle cerimonie del tempio di Gerusalemme, libere dai tradizionalismi religiosi, animate da una fede semplice, potevano lasciarsi coinvolgere da un simile messaggio e smuovere al punto da mettersi, senza indugio, in cammino per incontrare un bambino di nome Gesù. Riconoscere il Salvatore nella piccolezza, fragilità e precarietà di un bambino è la vera sfida della fede. Una provocazione,  che il credente può accogliere seriamente se è associata alla perseverante e continua invocazione della grazia dell’apertura degli occhi. Solo occhi che vedono la realtà con lo stesso sguardo di Dio, possono riconoscere la presenza di Dio nella storia. 

I pastori, in verità, non si trovano di fronte soltanto un bambino, ma una famiglia di poveri. Usare questo termine per definire i componenti della Sacra Famiglia non è improprio. Lo sottolinea lo stesso evangelista Luca quando descrive Maria e Giuseppe nell’atto di adempiere gli impegni prescritti dalla legge di Mosè per la nascita del primogenito. Al tempio di Gerusalemme, presso cui si recano per compiere il sacrificio, offrono una coppia di colombi, ovvero l’offerta dei poveri. In verità non sappiamo quanto poveri fossero Maria e Giuseppe, in ogni caso la povertà che li contraddistingue, e che hanno continuamente testimoniato al proprio figlio, è quella dei “poveri in spirito” che Gesù, diventato adulto, nella sua predicazione, pone come condizione principale dei discepoli, dei credenti, per essere beati e appartenere pienamente al Regno. I “poveri in Spirito”, come Maria e Giuseppe, sono coloro che vivono consapevoli che la vita si realizza nella apertura e relazione piena con Dio e con il prossimo. Senza Dio e senza il prossimo, chiusi in se stessi, nel proprio egoismo, incapaci di accogliere l’altro, si può solo essere infelici.

Nel primo giorno del nuovo anno, i pastori, Giuseppe, e soprattutto Maria, ci invitano ad incarnare il loro atteggiamento di apertura verso Dio e il prossimo. Nel Messaggio per la 56ma Giornata Mondiale per la Pace,  Papa Francesco, invitandoci a riflettere sulla nostra esperienza di credenti dopo gli ultimi tre anni profondamente segnati dalla pandemia, sottolinea, in linea con quanto detto, che l’eredità più rilevante che il Covid-19 ci ha lasciato è, senza ombra di dubbio, – «la consapevolezza che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza divina, e che nessuno può salvarsi da solo».
Abbandoniamo con fiducia figliale nelle braccia del Padre.  Egli ha cura di noi perchè è un Padre sapiente e benigno, che tutto dispone e regge con amore.  Mettiamo tutta la nostra fiducia nella Parola, ed è la Parola che salva noi e gli altri.

Maria, Madre nostra, ci indichi la via per accogliere Gesù e divenire ogni giorno di questo 2023  sempre più consapevoli di essere figli dello stesso Padre e fratelli e sorelle di tutti e di tutto. Interceda presso il suo Figlio, perché, liberati dal nostro egoismo, possiamo vivere la beatitudine di coloro che costruiscono, a partire da casa propria, la pace, quella vera. Chiediamo, per intercessione di Maria, di poter vivere nella fiducia e nell'abbandono questo nuovo anno 2023!

Pagina 12 di 47

Contatti

santuarionsdifatima@gmail.com

Please, enter your name
Please, enter your phone number
Please, enter your e-mail address Mail address is not not valid
Please, enter your message
Acconsento al trattamento dei dati ai sensi del DLgs 196/2003 e del Reg. UE 2016/679.
Leggi l'informativa

Iscriviti alla newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter: sarai costantemente informato sulle nostre iniziative, eventi, etc...

Donazioni

  • Il Santuario N.S. di Fatima nato per la generosità di tante persone e per chi ha donato tutto per la maggior Gloria di Dio, si sostiene con il contributo libero di quanti devolvono a suo favore offerte. Chi volesse contribuire può farlo:

    IBAN: IT55 G 03069 39450 100000009531

    Banca Intesa San Paolo
    C.C. POSTALE 439018
    intestato Istituto degli Oblati di Maria Vergine, Santuario N.S. di Fatima