
Segreteria del Santuario
Prima Domenica del mese
"Un popolo in cammino che prega, canta, si rivolge a Maria Santissima, ognuno con le sue attese che porta nel cuore perché le presenti a suo Figlio Gesù.Parlando di processioni, non possiamo fare a meno di pensare al cammino verso la salvezza promessa da Dio proprio al popolo d’Israele."
Ore 16,45 Adorazione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa
Ore 18,15 Processione mariana
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».
Dal Vangelo di Matteo (Mt 20, 1-16)
Commento al Vangelo del 24 settembre 2023 (XXV domenica del Tempo Ordinario - Anno A)
"Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri." (Isaia 55,9)
La giustizia di Dio non è come la nostra e nessuno può pretendere diritti di fronte a lui.Nel messaggio di Gesù il termine giustizia non indica tanto la giustizia sociale, significato preponderante nella tradizione profetica. La parola giustizia si trova due volte nelle beatitudini di Matteo, "beati gli affamati e gli assetati di giustizia" (Mt 10,6) e "beati i perseguitati a causa della giustizia" (Mt 10,10).
Giustizia in questo caso vuol dire: fare la volontà di Dio. Essere giusto di fronte a Dio indica fare la sua volontà ed osservare la Sua Legge. Dio ci ha resi partecipi del suo Amore, dono immenso; lavorare nella sua vigna è un grande dono. Stare in Lui è essere noi stessi, e nella misura in cui rimaniamo in quell'amore saremmo in grado di accogliere l'altro, l'ultimo con generosità e senza invidia.
È primo colui che rimane nell'amore di Dio e sente gioia nel vedere i fratelli che vivono, che crescono.L' invidia è un vizio che appartiene un po' a tutti, e che purtroppo sorge anche negli ambienti di fede. In quei contesti in cui si dovrebbe collaborare per lo stesso progetto e dove si è legati da vincoli di gratuità, di fraternità e di affetto. Purtroppo spesso non è così. Ci si trova in disaccordo, riducendo così il bene ad una gara per dimostrare chi ha maggiore dedizione alla propagazione del Regno di Dio. Quanta competizione dunque all'interno delle nostre comunità. L’invidia, offusca l’intelligenza e la sensibilità, essa è il contrario dello sguardo di Dio: l’invidioso desidera il fallimento dell’impegno dell’altro e non gioisce del suo bene, nel suo cuore spera che fallisca per far si che il proprio ego, le proprie qualità umane emergano. E quanta insofferenza di fronte allo sforzo altrui!Ma il Signore no, non ha il nostro sguardo cattivo, Egli guarda ogni creatura con amore, è misericordioso e buono verso tutti e non si stanca di chiamare ciascuno a lavorare per il Regno. Impariamo allora a gioire della salvezza del fratello ritornando a Lui con tutto il cuore purificato da ogni ombra di male.
A Fatima la Vergine Maria ci richiama proprio alla responsabilità che abbiamo di fronte ai nostri fratelli: "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori; tante anime finiscono all’inferno perché nessuno prega e si sacrifica per loro".
Alla fine della vita Dio ci chiederà come chiese a Caino: "Dov'è tuo fratello?" La nostra risposta non sia come la sua: "Sono forse il custode di mio fratello?" Ma: "Signore mio fratello è quì!"
Domeniche in amicizia e gioia nel Signore
Calendario
29 OTTOBRE 2023 - Primo incontro
26 NOVEMBRE 2023
28 GENNAIO 2024
17 MARZO 2024
19 MAGGIO 2024
- Il luogo è ancora da definire
La statua di San Michele Arcangelo al Santuario
La statua di San Michele Arcangelo e la reliquia della grotta del Gargano saranno al Santuario il 29 e 30 Settembre
Ore 8,30 - 10,00 - 18,00 Santa Messa
Ore 17,30 Recita del rosario
San Michele Arcangelo, difendici nella lotta:
sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu,
Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio,
incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen.
Santuario di monte sant'Angelo - Grotta di San Michele Arcangelo
Una storia antica, non solo spirituale ma anche architettonica, che trasuda da quella grotta calcarea così mistica e singolare in cui l’arcangelo Michele apparve verso la fine del V secolo per ben tre volte all’allora vescovo di Siponto, san Lorenzo da Costantinopoli, impegnato a estirpare il culto pagano e aprire così le porte ai cristiani. Secondo i racconti e i testi antichi, san Michele affidò al vescovo il suo messaggio: «Io sarò il vigile custode di questa grotta, in essa verranno perdonati i peccati degli uomini». Una quarta apparizione avvenne nel 1656 quando l’arcangelo salvò la città dalla peste.
All’immensa caverna si arrivava in salita dalla valle attraverso un porticato e una galleria che sbucavano nella irregolare e profonda spelonca. Nel VII secolo furono i Longobardi, che avevano occupato i territori del Gargano, a realizzare alcuni lavori di ristrutturazione e ampliamento della “basilica celeste” (in quanto non consacrata dagli uomini ma dallo stesso arcangelo) che diventò un punto di riferimento per moltissimi fedeli provenienti anche dalle regioni più settentrionali d’Europa, come dimostrano le diverse iscrizioni incise sui muri delle cripte. Le strutture di epoca longobarda fungevano da entrata alla grotta sacra (almeno fino al XIII secolo) e si sviluppavano per circa 60 metri fin sotto il pavimento dell’attuale basilica, peraltro ben visibili all’interno del museo lapidario dove si notano chiaramente la scala “dritta” e quella “tortuosa”.
Intorno alla grotta, in tanti secoli di storia, si è formato e trasformato più volte l’intero complesso del santuario che nel 2011 è stato riconosciuto Patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco. Le strutture che attualmente conducono il pellegrino alla sacra grotta sono opera degli Angioini che nel XIII secolo, con imponenti opere, crearono un vero e proprio monumento costruendo il portale d’ingresso, la scalinata con i suoi caratteristici 86 gradini distribuiti in cinque rampe, la grande navata, il campanile. L’atrio e la facciata d’ingresso superiore sono stati realizzati nel XIX secolo.
25° Anniversario Professione religiosa sr Angela Jacovella omvf
Auguri cara sr Angela, il tuo “Sì” sia come il “Sì” di Gesù tuo sposo che entrando nel tempio ha detto il suo Fiat al Padre. Un Sì sofferto, ma mantenuto nella più piena fedeltà, così sia per te nel seguire il carisma delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, un carisma bello, e ancora attuale. La Vergine di Fatima sia il tuo rifugio e il sentiero nel condurti a Dio!
Ore 18,00 - Celebrazione Eucaristica Presiede P.Michele Babuin omv rettore del Santuario.
Sr Angela nata il 5 luglio 1957 a Belfast (Irlanda del Nord ) dove ha vissuto fino al 1968. Frequenta la scuola primaria dalle "Suore Irlandese della Misericordia". Nel 1968 si trasferisce a Dublino fino al 1978 lì frequenta la scuola dalle "Suore di S.Luisa di Marillac" e successivamente le Suore Ancelle del S. Cuore.
Entra nell'Istituto delle Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima il 7 Gennaio 1992 dove emette la Prima Professione religiosa nel Duomo di Tivoli il 16 Maggio 1998 alla presenza del Vescovo S.E.mons. Pietro Garlato.
Il 10 Ottobre 2004 emette la Professione religiosa perpetua a S.Vttorino nel Santuario N.S.di Fatima.
Scuola di Vita spirituale - Fine settimana
Venerdi 29 Settembre 2023 raduno degli Amici della Scuola di Vita Spirituale "Padre lanteri", per l'inizio delle attività.
Per chi viene da lontano è possibile pernottare Venerdì 29 Settembre e andar via Domenica 30 mattina.
Venerdì 29 Settembre
Ore 18,00 Arrivi sistemazione
Ore 18,45 Santa Messa
Ore 20,00 Cena
ore 21,00 Compieta Adorazione Eucaristica libera
Sabato 30 Settembre
Ore 7,30 - 8,30 Colazione
Ore 9,30 Santa Messa con Lodi inserite
Ore10,45 Istruzione Padre Armando Santoro omv
segue tempo di riflessione e preghiera personale
Ore 12,00 Adorazione Eucaristica
Ore 13,15 Pranzo
Segue fraternità e tempo libero
Ore 15,30 Santo rosario
Ore 16,00 presentazione attività 2023/24
Testimonianze condivisione
Ore 19,30 Vespri
Ore 20,00 Cena
Fraternità
Domenica 1 Ottobre
7,30 - 8,30 Colazione
Ore 8,30 Lodi e Santa Messa in Santuario
Ricordo quinta Apparizione a Fatima
PREGHIAMO PER LA PACE!
«- Continuate a recitare il rosario alla Madonna del Rosario, tutti i giorni, [che Lei attenuerà la guerra] per ottenere la fine della guerra, [che la guerra sta per terminare]. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna Addolorata, la Madonna del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il Mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto di giorno.
- Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati, d’un sordomuto.
- Sì, qualcuno lo guarirò. Altri, no, [perché Nostro Signore non crede in loro]. In ottobre farò il miracolo, affinché tutti credano.
[- Il popolo desiderava molto aver qui una cappellina.
- [Con] metà del denaro raccolto fino ad oggi facciano due portantine per donarle alla Signora del Rosario; l’altra metà sia per la cappellina.
Le offrii due lettere e un contenitore di vetro con acqua di colonia.
- Mi hanno dato questo, se Lei lo vuole.
- Questo non serve là in Cielo.]»
Luogo: Cova da Iria
Data: 13 settembre 1917
Persone presenti: tra 20000 e 30000
Memorie di Suor Lucia, p 176 (IV Memoria); le sezioni entro le parentesi quadre fanno parte dell’interrogatorio del parroco, del 15 settembre 1917, in Documentação Crítica de Fátima, pp. 21-22
Presiede Don Fabrizio Meloni parroco di Cerreto Laziale
Ore 21,00 Narrativa dell'Apparizione - processione mariana con i flambeaux
Segue Celebrazione Eucaristica
Prima Domenica del Mese
Catechesi Biblica
Riprendono a settembre sotto la guida di padre Michele Babuin le catechesi bibliche.
Ogni anno viene proposto un libro o un personaggio biblico a tutta la comunità dei fedeli come strumento di catechesi avendo come obiettivo il far crescere “l’interiorità della fede”, e nel suscitare una serie di domande che aiutano l’applicazione del messaggio al vissuto concreto delle persone e delle comunità.
Primo incontro Sabato 16 Settembre ore 16,00 presso la Sala del Rosario
https://www.youtube.com/channel/UCzGZlWm8IITlevGMDX6-44w
Per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Direzione ed Accoglienza del Santuario negli orari di apertura, oppure inviare un whatsapp a P. Michele stesso (339 4779599).
EVO - Esercizi spirituali nella vita ordinaria
Gli Evo, come vengono chiamati gli esercizi spirituali nella vita ordinaria, aiutano attraverso il dialogo con il Signore, la lettura delle Scritture e le esperienze quotidiane a portare ordine nella propria vita tramite una integrazione della fede con il vissuto, un cammino di discernimento e una scuola di preghiera.