Primo Venerdì del mese In evidenza

La devozione al Sacro Cuore in senso moderno ha però inizio con San Francesco di Sales (1567-1622).  Il capolavoro del Santo della Savoia è “Il trattato dell’amor di Dio – Teotimo”, nel quale la storia del mondo appare come “storia d’amore” da scoprire nel cuore di Gesù:
“Stabilirò la mia dimora nella fornace di amore,nel cuore trafitto per me. Presso questo focolare ardente sentirò rianimarsi nelle mie viscere la fiamma d’amore finora così languente. Ah! Signore,il vostro cuore è la vera Gerusalemme; permettetemi di sceglierlo per sempre come luogo del mio riposo…”. (Salesiani di  don Bosco)
Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690),  è detta la “messaggera del Sacro Cuore.” Suora dell’ordine della Visitazione – ordine fondato da S. Francesco di Sales e dalla baronessa S. Giovanna di Chantal -, ha sin dal 1673 una serie di apparizioni del Cuore di Gesù: “Il Divino Cuore mi fu presentato come in un trono di fiamme, più sfolgorante di un sole e trasparente come un cristallo, con la piaga adorabile; esso era circondato da una corona di spine e sormontato da una Croce.”
Nella terza apparizione, Gesù chiede a Margherita di comunicarsi ogni primo venerdì del mese e di prostrarsi faccia a terra per un’ora nella notte tra il giovedì e il venerdì. Da queste parole nascono le due principali manifestazioni della devozione al S. Cuore: la Comunione del 1° venerdì del mese e l’Ora Santa di riparazione ai torti subiti dal Cuore di Gesù.
Nella dodicesima delle Promesse raccolte da Margherita Alacoque dalla voce di Gesù (la “Grande Promessa”) è assicurata la grazia ai fedeli che si accostano il primo venerdì del mese, per 9 mesi consecutivi e con cuore sincero, alla S. Eucarestia: “Io prometto nell’eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell’ora estrema.”
Nella quarta e più importante apparizione, avvenuta l’ottavo giorno dopo la festa del Corpus Domini del 1675 (la stessa data in cui oggi il calendario liturgico celebra la solennità del Sacro Cuore), Gesù dice a suor Margherita “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla fino al sacrificio supremo senza limiti e senza riserve, per dimostrare il suo amore. La maggior parte di essi però mi ricambia con l’ingratitudine, che manifestano con irriverenze, sacrilegi e con l’apatia e il disprezzo verso di me in questo sacramento d’amore. Ma ciò che maggiormente mi affligge è il vedermi trattato così anche da cuori a me consacrati.”
In questa visione Gesù chiese alla santa che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse consacrato dalla Chiesa a una speciale festa in onore del Suo Cuore.
La festa, celebrata per la prima volta a Paray-le-Monial, la città della Borgogna in cui sorgeva il monastero di suor Margherita fu estesa a tutta la Chiesa da Pio IX nel 1856.
Nel 2000 papa Giovanni Paolo II diede esecuzione alla richiesta che il Signore aveva fatto a suor Faustina, istituendo la festa della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua (Domenica in albis).

Ore 10,00 Santa Messa 

Ore 10,30 Adorazione Eucaristica

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