Articoli filtrati per data: Maggio 2023

Ore 21,00 Veglia mariana - preghiera per il Sinodo

“O Vergine Santa, Madre di Gesù e Madre nostra, che sei apparsa a Fatima ai tre pastorelli per recare al mondo un messaggio di pace e di salvezza, io mi impegno ad accogliere questo tuo messaggio.

Mi consacro oggi al tuo Cuore Immacolato, per appartenere così più perfettamente a Gesù. Aiutami a vivere fedelmente la mia consacrazione con una vita tutta spesa nell’amore di Dio e dei fratelli, sull’esempio della tua vita.

In particolare Ti offro le preghiere, le azioni, i sacrifici della giornata, in riparazione dei peccati miei e degli altri, con l’impegno di compiere il mio dovere quotidiano secondo la volontà del Signore.

Ti prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, contemplando i misteri della vita di Gesù, intrecciati ai misteri della tua vita.

Voglio vivere sempre da vero figlio tuo e cooperare perché tutti Ti conoscano e amino come Madre di Gesù, vero Dio e unico nostro Salvatore. Amen.”

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29 Maggio 2023

Occhio di Pasqua

Io auguro a noi occhi di Pasqua 
capaci di guardare
nella morte fino alla vita,
nella colpa fino al perdono,
nella divisione fino all'unita',
nella piaga fino allo splendore,
nell'uomo fino a Dio ,
in Dio fino all'uomo.
Nell'io  fino al tu .
E insieme a questo,
tutta la forza della Pasqua !
 
 Antonio Cianci 
Casa Circondariale di Opera MI
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28 Maggio 2023

Una serenata a Maria

Canti,  racconto, tradizione. Per una dolce serenata alla Madonna.  Canti della fede di un popolo, canti di gente che custodisce nel cuore la propria fede e il proprio amore alla Vergine Maria.   Il nostro impegno a custodire e a presentare, specialmente ai giovani, questo scrigno di piccole perle di tradizione popolare …

Prima rassegna Corale  Domenica 28 Maggio ore 16,00
"Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. [...] Il Verbo, che trovò dimora nel grembo verginale di Maria, viene a bussare nuovamente al cuore di ogni cristiano: passa e bussa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un "sì" personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore."  Papa Francesco
  • Partecipano;
    Il Coro del Santuario
    Il Coro della parrocchia di san Romano
    Il Coro dei bambini della Schola Maria Immacolata
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A MAMMA MARIA

Siamo nel mese di maggio, mese dedicato alla Mamma Celeste.

Immancabilmente torna nel mio cuore il ricordo di quando da bambino, con i miei fratellini, recitavamo con mamma, le preghiere del mattino e della sera. Nostra madre, pero', durante la recita delle preghiere ci invitava a volgere lo sguardo ad un bellissimo quadro raffigurante la Madonna di Pompei, presente nella nostra cameretta.

L' adorata mamma, purtroppo, lascio' questa terra da giovane e noi eravamo dei ragazzi.

La malinconia si impossesso' del mio cuore per il forte dolore.

Il pensiero era sempre rivolto alla mia dolce mamma e la preghiera fu il mio conforto! Una preghiera, pero' rivolta sempre verso " quel Quadro," verso il Cuore Immacolato di Maria che per me,

intimamente , era diventata Mamma Maria, Si, la Madonna e' stata sempre una presenza costante nella mia vita.

Grazie Madre Celeste di essermi accanto in questo mio tempo di dolore , in questo tempo vissuto invocando il Tuo Nome. Sono sempre ricorso a Te come quando da bambino, insieme alla mia adorata mamma ed ai miei fratelli , inginocchiati presso la tua immagine pregavamo con fede il Santo Rosario , a Te tanto gradito, o Vergine Maria.

Era dolce pregarti o Madre Divina , dopo una giornata vissuta nel lavoro . Era trovare pace e ristoro, era trovare la pace dell'anima e del cuore. Mamma Maria in ogni momento difficile della mia vita ho sempre avuto quella Tua Dolce Immagine avanti ai miei occhi , un Immagine che mi riconduce anche alla mia adorata mamma terrena.

Maria, Tu conosci il mio cuore sai, che ti amo quale Madre Celeste, sai che ti invoco in ogni momento , sai la devozione che ho per il dolce Cuore e quanto bramo la tua protezione.

Perdona o Madre Santa I miei momenti ove mi capita di avere delle debolezze, perdona i miei momenti che non ti ho pregata, perdona le mie dimenticanze e se a volte non sono stato come un cuore di Madre desidera per un suo figlio. Ti prego sempre con devozione , amore e con cuore sincero, rivolto a te .

Non aspetto il mese di maggio per pregarti perché maggio e' ogni giorno, ogni momento , per rivolgerti una preghiera o pregare il Santo Rosario.

Ogni mio giorno è per Te per il Tuo Cuore amabile ed Immacolato.

Sei la mia luce ,Vergine Maria, non mi abbandonare, coprimi con il tuo Manto per proteggermi. Proteggi la mia famiglia , i miei amici, gli ammalati e questa umanità che ha bisogno del Tuo amore di Madre. Amen. Domenico della Gatta

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Ore 17,30 Sala del Rosario 

Maria Santissima continua in cielo il suo ufficio materno a riguardo dei membri di Cristo cooperando alla nascita e allo sviluppo della Vita Divi­na nelle anime dei redenti   (Paolo VI)

 

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"Io sono del Cielo.."

Fatima, un avvenimento di grazia e misericordia che conduce alla scoperta del desiderio più vero del cuore dell'uomo: l’incontro con una Presenza che risponde, che è la Via, la Verità e la Vita.

Ore 9,00 Conferenza - sr Giustina Mainini omvf
Adorazione Eucaristica
Ore 10,30 Santa Messa
Ore 12,00 Condivisione

Per iscriversi: inviare una e-mail alla casella di posta elettronica del ritiro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure tramite WhatsApp, comunicarlo nella chat del gruppo ritiropertutti oppure telefonare al numero 06-2266016 negli orari dal Lunedi alla Domenica  9.30 – 12.00 e 16.30-18.30.

Per il collegamento on line si usa il software Skype e l’invito viene inviato, qualche minuto prima dell’orario di inizio, o tramite posta elettronica o WhatsApp.

13 maggio 1917

«- Non abbiate paura. Non vi faccio del male.
- Di dove è Lei? - le domandai.
- Sono del Cielo.
- E cosa vuole da me?
- Son venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Quindi, tornerò qui di nuovo una settima volta.
[- Lei mi può dire se la guerra durerà ancora molto tempo o se sta per terminare?
- Non te lo posso dire ancora, finché non ti avrò detto quello che voglio.]
- E anch’io andrò in Cielo?
- Sì, ci andrai.
- E Giacinta?
- Anche lei.
- E Francesco?
- Anche, ma deve recitare molti rosari.
[...]
- Maria das Neves è già in Cielo?
- Sì, è là.
- E Amelia?
- Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.
[...]
– Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?
- Sì, vogliamo.
- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia di Dio...) che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci, cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:
- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo nel Santissimo Sacramento.
Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse:
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.»

Memorie di Suor Lucia, pp. 169-170 (IV Memoria); la sezione entro le parentesi quadre fa parte dell’interrogatorio del parroco ai veggenti del 27 maggio 1917, in  Documentação Crítica de Fátima. I, Santuário de Fátima 1992, p. 9.

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Con entusiasmo e un po’ di stanchezza siamo arrivate a Fatima, chi per la prima volta, chi per la seconda o la terza volta. Il desiderio di andare in pellegrinaggio in un luogo santo, proviene dall’esigenza di vivere più intensamente la preghiera, incontrando in questo caso la Vergine di Fatima nel luogo dove è apparsa. Ma ogni volta che si torna, per noi è come la prima volta, perché Maria Vergine è sempre in attesa del nuovo incontro con il suo figlio. Lei ci attira a sé nel suo Cuore Immacolato dove è presente il Cuore di Gesù e ci mostra il mistero per la salvezza della nostra anima.

Fin dal primo giorno ci siamo addentrate nella spiritualità che la Madonna ha lasciato ai Santi Pastorelli a Fatima, meditando prima le apparizioni dell’Angelo del Portogallo e dopo soffermandoci sul valore della recita del rosario: contemplare i misteri della vita di Gesù accompagnati dallo sguardo di sua Madre, ci fa sperimentare la nostra appartenenza alla S. Chiesa, Corpo di Cristo. Il rosario è una preghiera ecclesiale, perché è la preghiera che più costruisce il senso di Chiesa. In Santuario già dall’11 maggio pomeriggio, numerosi fedeli si preparavano alla veglia del giorno successivo, occupando i posti vicino alle transenne. Intanto intorno a noi i preparativi per l’anniversario della prima apparizione della Mamma Celeste, erano in fermento. Tutto si muoveva in una logica di preghiera dietro la spinta dello Spirito Santo che permeava in Santuario.
Giovani e donne con in braccio i loro piccoli, percorrevano in ginocchio il lungo tratto di strada penitenziale, fino alla Cappellina delle apparizioni dove la Madonna li aspettava, per indicare loro la via dell’offerta e della riparazione. I numerosi pellegrini che si alternavano nelle S. Messe o nella recita del rosario, sembrava chiedessero la grazia, non tanto per la soluzione dei loro problemi, quanto invece per chiedere la forza di saper donare la propria vita.

La sera del 12 maggio alla veglia in Santuario, era come se tutto il popolo di Dio si fosse riunito per onorare la Vergine Maria, lei che nel suo Cuore Immacolato ci indica la salvezza. Una folla immensa si perdeva davanti i nostri occhi e nel buio le fiaccole accese sembravano dare nome ad ogni persona, rappresentando tutta la Chiesa nel grandissimo tappeto di luce. I canti e la preghiera davano lode alla Regina del cielo e della terra, alla Madre di Dio e Madre nostra. Le diverse lingue che venivano utilizzate nei vari momenti liturgici, assumevano un solo linguaggio universale.

Si, quell’immensità di fedeli era presente e in festa per onorare “Nostra Signora di Fatima”, Madre della Chiesa.

Nella S. Messa del 13 maggio, si è toccato l’apice della solennità liturgica. Ed è nella consacrazione Eucaristica che l’immane folla sembrava rispondere al sacrificio di Cristo sull’Altare, per trovare poi la gloria nella S. Comunione con Cristo Gesù e tutto il suo Corpo.

In questi pochi giorni di grande pace e preghiera, abbiamo inoltre beneficiato della delicata e premurosa accoglienza delle carissime Suore Oblate di Maria Vergine di Fatima, che vivono il loro apostolato nella totale donazione della loro vita, testimoniando la spiritualità che “Nostra Signora di Fatima” ci ha lasciato.         

-13 Maggio 2023 - Mara, Benedetta, Olimpia

 

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SUPPLICA DEGLI AMMALATI ALLA B.V. di FATIMA
Vergine Santa, Madre Misericordiosa Maria. Tu che hai visto il dolore straziante sul volto di tuo Figlio Gesù Cristo e che lo hai seguito fino al Calvario con la spada di dolore ficcata nella Tua anima e nel Tuo Cuore .
Tu che senza lacrime camminavi al Suo fianco, raccogliendo nel Tuo Cuore ogni goccia del Suo Sangue Prezioso.
Tu che lo hai visto inchiodato sulla croce come un comune malfattore, Tu Santa Madre della pietà che lo hai avuto sulle Tue ginocchia ,massacrato dal dolore ed abbandonato, stringendolo sul tuo cuore addolorato ,come quando era bambino.
Tu Madre del dolore, nella Tua dignità hai guardato il cielo gridando il Tuo dolore.
Madre Maria, oggi una cosa ti chiedo insieme a Te sotto la Croce .
Ecco Madre Addolorata , io metto nelle Tue Sacre Mani tutti i malati tutti quei malati che come Cristo sono i figli tuoi che come Cristo sono sulle Tue ginocchia.
Madre dolorosa, non dimenticare nessuno !
Ci sono quelle anime care al mio cuore che hanno bisogno di una Tua carezza perché sono le anime che brancolano nel buio .
Maria, manda la luce ad illuminare la mente ed intenerisci il cuore di chi di loro si prende cura su questa terra .
Guarda con i Tuoi occhi misericordiosi , il Volto sofferente del malato, guardalo somiglia a quello di Tuo Figlio Gesù Cristo.
Consola queste creature sofferenti , stanche, demotivate,deluse, sfiduciate.
Dagli la forza di andare avanti fa che non perdano la fede e la speranza, prendile con cura particolare sotto la tua protezione. Amen
(Domenico della Gatta)
Ore 16,30 Adorazione guidata da Padre Vincenzo Voccia omv
Segue benedizione Eucaristica
Ore 17,30 Santa Messa
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"E'venuta dal Cielo la nostra Madre benedetta offrendosi per trapiantare nel cuore di quanti le si affidano l’Amore di Dio che arde nel suo". Benedetto XVI

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Due secoli fa, il Venerabile Pio Bruno Lanteri, (1759-1830) serviva la Chiesa in Piemonte, regione del Nord Italia. Era un’era turbolenta sia per la società secolare che per la Chiesa. La Rivoluzione francese aveva cosparso di spirito anti-Cristiano molte parti d’Europa e aveva cercato di minare l’autorità del Papa. I cattolici nella Chiesa dovettero affrontare l’eresia dei Giansenisti che oscuravano la verità dell’amore di Dio.

Fu in questo contesto che il giovane Lanteri conobbe il prete gesuita Padre Nikolaus von Diessbach. Sotto Diessbach, Lanteri fece gli Esercizi Spirituali di S. Ignazio e sperimentò profondamente l’infinita grazia di Dio. Egli divenne un ardente testimone della grazia di Dio attraverso un intenso e vario apostolato come prete diocesano a Torino. Predicò gli Esercizi Spirituali e le missioni popolari, offrì una direzione spirituale e la confessione, fece circolare libri cattolici, sostenne le associazioni laiche e clericali e fornì una cura reale per i bisognosi. In tutto questo, fu sempre attento a guidare la gente con carità. Lanteri enfatizzò sempre la fedeltà alla Chiesa e a Maria dato che una guida certa illumina il cammino verso la santità.

Centrale nell’apostolato di Padre Lanteri fu la sua collaborazione con alcuni gruppi chiamati Amicizia Cristiana e Amicizia Sacerdotale fondate da Padre von Diessbach. Le Amicizie erano qualcosa di nuovo per quei tempi. Si trattava di gruppi di laici e sacerdoti, impegnati in una vita spirituale seria e a creare un impatto sulla cultura, facendo circolare libri cattolici. Padre Lanteri guidò e accompagnò questi gruppi per molti anni.

Nel 1814, tre preti zelanti vennero da Padre Lanteri per essere guidati nella formazione di una confraternita dedicata ai ritiri sulla predicazione e rivitalizzazione della Chiesa. Padre Lanteri affidò il gruppo alla Vergine Maria, che chiamò sempre loro Fondatrice e maestra. La nuova Congregazione ebbe l’approvazione diocesana nel 1816. Gli Oblati continuarono il loro importante ministero attraverso gli anni anche se dovettero temporaneamente separarsi a causa della disapprovazione del vescovo locale. Il giovane gruppo trovò una stabilità maggiore e nuova vita, quando ci fu l’approvazione pontificia di Papa Leone XII, il primo settembre 1826. P. Lanteri morì quattro anni dopo il 5 agosto 1830 e fu dichiarato Venerabile da Papa S. Paolo VI nel 1965. Egli è ora conosciuto come Venerabile Pio Bruno Lanteri. Gli Oblati di oggi stanno lavorando attivamente per promuovere Lanteri e sperano un giorno di vedere la sua beatificazione e canonizzazione.

Ore 17,30 Recita del Rosario - Novena
Ore 18,00 Santa Messa
Dopo la celebrazione ci si reca in processione verso la statua del Venerabile Padre Lanteri. Dopo una breve preghiera di intercessione segue l'omaggio floreale.  

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