Articoli filtrati per data: Luglio 2021

Salve, Madre del Signore,
Vergine Maria, Regina del Rosario di Fatima!
Benedetta fra tutte le donne,
sei l’onore del nostro popolo, sei il trionfo sul male.

Vergine di Fatima a te veniamo;
insegnaci in questa valle di gioie e di dolori,
le verità Eterne che il Padre rivela ai piccoli.
Mostraci la forza della Tua materna protezione .
Nel tuo Cuore Immacolato,
sii rifugio dei peccatori e la via che conduce a Dio.

Unito ai miei fratelli, attraverso di Te,
a Dio, mi consacro, o Vergine del Rosario di Fatima.
E alla fine, avvolto dalla Luce
che dalle tue mani giunge a noi,
darò gloria al Signore per i secoli dei secoli.    Amen.

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Il Servizio Studi e Diffusione del Santuario di Fatima, ha fornito una breve cronologia fatimista del cardinale Albino Luciani, patriarca di Venezia eletto al soglio pontificio col nome di Giovanni Paolo I (pontificato che durò dal 26 agosto al 29 settembre 1978). Del suo pontificato di 33 giorni non abbiamo alcun documento relativo a Fatima. Questa la cronologia:

- 6 gennaio 1977: Lungo discorso del patriarca di Venezia, tenuto nella sua cattedrale, per ricordare il sessantesimo anno delle apparizioni di Fatima: Gente Veneta, con correzioni a mano dell'autore;

- 10 luglio 1977:  Nota su 'Voz de Fátima" di agosto del peilegrinaggio di Venezia con il patriarca, che presiedette alla messa domenicale nel santuario e tenne l'omelia;

- gennaio 1978: articolo A Fatima con Suor Lucia. Il pensiero di un vescovo su Fatima, del cardinale Albino Luciani scritto per la rivista "Il Cuore della Madre", dell'Apostolato Mondiale di Fatima, anno 15, gennaio. Traduzione su "Voz de Fátima", nel settembre 1978;

- 29 maggio 1979: Nota dattiloscritta di tre pagine, redatta da Luisa Vannini, sul pellegrinaggio di Fatima, l'omelia del cardinale e la visita di Sua Eminenza a suor Lucia al Carmelo di Coimbra;

- 3 settembre 1978 - Omelia O Papa Joao Paulo I e Nossa Senhora, tenuta dal vescovo di Leiria-Fatima D. Alberto Cosme do Amaral: "Voz de Fatima" ottobre 1978.

Questo semplice insieme di eventi, cominciato con il discorso personale e il pellegrinaggio del cardinale Luciani nel sessantesimo anniversario delle apparizioni, basterebbe a manifestare il suo grande interesse per Fatima. Nei due documenti scritti sono evidenti la serenità e l'attenzione, nella verifica dei fatti, nella valutazione delle posizioni assunte dall'autorità competente, nell'indicare gli aspetti allora non ancora del tutto chianti (apparizioni dell'angelo) e soprattutto nel sottolineare la conformità del messaggio con le fonti bibliche e la tradizione della Chiesa. Da tutto ciò emerge il suo grande amore per il rosario che, prendendo spunto da una "leggenda veneta", aveva indicato come "chiave di Dio".

Pubblicazioni recenti sembrano essere tornate all'idea che la visita di Luciani a suor Lucia costituì per lui una rivelazione profetica del suo futuro e brevissimo pontificato. Da quanto scrive Luisa Vannini cinque mesi dopo la morte di Giovanni Paolo I, tutto ciò che si sa e che il cardinale si trattenne a lungo al Carmelo di Coimbra (circa un'ora e mezzo), che la veggente Lucia volle incontrarlo da solo e che gli parlò ininterrottamente per mezz'ora, che Sua Eminenza non rivelò nulla del contenuto ai pellegrini che lo interrogarono e che, secondo le parole dell'autrice, il sorriso di colui che sarebbe diventato il Papa di bontà divina, «il suo sorriso sempre tanto spontaneo, sembrava forzato, una smorfia. Ebbi l'impressione che il cardinale Luciani avesse subito una forte emozione e si trovava in uno stato di shock». Si tratta di un'impressione espressa "tardivamente", che può essere stata influenzata dalla morte prematura e repentina di Giovanni Paolo I. L'unica convinzione, basata sul passato recente, è che, riguardo a Fatima, nel caso in cui fosse sopravvissuto, Giovanni Paolo I avrebbe proseguito il cammino sulla scia luminosa dei suoi predecessori.

[LUCIANO GUERRA, Giovanni Paolo I e Fatima, in MOREIRA C. A. - CRISTINO L., Enciclopedia di Fatima, Cantagalli, Siena 2010, p. 190]

  • Ore 21, 00  - Lettura della terza apparizione a Fatima - Rosario meditato 
    Ore 22,00 - Santa Messa
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07 Luglio 2021

TV 2000 al Santuario

Sante Messe feriali ore 7,00 - 8,30 - 19,00
Festivi e domenicali ore; 7,00 - 8,30 - 10,00 - 12,00 - 17,30 - 19,00

Le Sante Messe saranno trasmesse in diretta su Tv 2000 tranne la Messa domenicale delle ore 10,00 - 12,00 - 17,30
La Santa Messa domenicale delle ore 10,00 sarà trasmessa su Canale 5
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Sabato 3 Luglio ore 19,00 - Rosario meditato dal gruppo giovani del Santuario
Domenica 4 Luglio ore 16,45 - Rosario meditato con i pensieri del santo.
Ore 17,30 Santa Messa

"Stella del mattino è la Vergine Maria che dissolse la tenebrosa caligine e, a coloro che stavano nelle tenebre, nel mattino della grazia annunciò il sole di giustizia". Sant' Antonio da Padova

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-Adorazione Eucaristica dalle 10,30 alle 16,45. Sostiamo in adorazione con il Cuore Immacolato di Maria e meditiamo i misteri di Cristo
-Santo Rosario meditato ore 11,00
-Confessioni
Sante Messe ore 8,30  - 18,00

Perché fare i Primi 5 Sabati del mese del Cuore Immacolato di Maria.

La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia: “Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”. Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna!

Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo: A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

1 – Confessione, fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione si dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.

2 – Comunione, fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione.

3 – La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese.

4 – La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.

5 – Recitare la corona del Rosario, almeno la terza parte, con la stessa intenzione della confessione.

6 – Meditazione, per un quarto d’ora fare compagnia alla SS.ma Vergine meditando sui misteri del Rosario.

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria. 1– Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 2 – Contro la sua Verginità. 3– Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4– L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata. 5 – L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.

Cuore immacolato di Maria, ecco a te dinanzi dei figli, i quali vogliono con il loro affetto riparare alle tante offese a te recate da molti che essendo anch’essi figli tuoi, osano insultarti e oltraggiarti. Noi ti chiediamo perdono per questi poveri peccatori nostri fratelli accecati dall’ignoranza colpevole o della passione, come ti domandiamo perdono anche per le nostre mancanze e ingratitudini, e quale omaggio di riparazione noi crediamo fermamente nella tua eccelsa dignità a altissimi privilegi, in tutti i dogmi che la Chiesa ha proclamato, anche per quelli che non credono.

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