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Nel decreto di beatificazione, questo santo fu chiamato «padre, dottore e apostolo del culto liturgico dei SS. Cuori»
 
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La grande fioritura della devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe dalle rivelazioni private della visitandina Santa Margherita Maria Alacoque che insieme a San Claude de la Colombière ne propagarono il culto.
Marguerite Alacoque nasce in una famiglia benestante nella Borgogna il 22 luglio 1647. I suoi genitori sono ferventi cattolici, ma non abbastanza da consentire che una loro figlia diventi suora. Eppure Margherita già a cinque anni si consacra al Signore con voto di castità, ma solo a 24 anni, vincendo le resistenze dei suoi, riesce a entrare nell’Ordine della Visitazione fondato da San Francesco di Sales.
Dal 1673 Margherita Maria inizia a ricevere le visite di Gesù che le chiede di avere particolare devozione al Suo Sacro Cuore, che le appare “raggiante come un sole, con la piaga adorabile, circondato di spine e sormontato da una croce, adagiato sopra un trono di spine”. Dal suo racconto verrà fuori l’iconografia che conosciamo oggi, e dal suo impegno l’istituzione della festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù, fissata all’ottavo giorno dopo il Corpus Domini.
Sin dal principio, Gesù ha fatto comprendere a Santa Margherita Maria Alacoque che avrebbe sparso la tenerezza della sua grazia su tutti quelli che si sarebbero interessati a questa straordinaria devozione. Scrive così alla Madre de Saumaise, il 24 agosto 1685: «Egli (Gesù) le ha fatto conoscere, di nuovo, la gran compiacenza che prende nell'essere onorato dalle sue creature e le sembra che Egli le promettesse che tutti quelli che si sarebbero consacrati a questo Sacro Cuore, non perirebbero e che, siccome egli è la sorgente d'ogni benedizione, così le spanderebbe, con abbondanza, in tutti i luoghi dove fosse esposta l'immagine di questo amabile Cuore, per esservi amato e onorato.
La celebrazione del Sacro Cuore, come anche per altre feste liturgiche (si pensi alla Festa della Divina Misericordia celebrata la domenica in Albis, prima domenica dopo Pasqua) è stata istituita per espressa richiesta del Signore Gesù che, parlando alla santa, il 16 giugno 1675, chiese che venisse istituita la festa al Suo Cuore amabilissimo…«È per questo che ti domando che il primo venerdì dopo l’ottava del Santissimo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore, facendo ad esso riparazione d’onore mediante onorevole ammenda, comunicandosi in quel giorno per riparare le indegnità che esso ha ricevuto mentre veniva esposto sugli altari; e ti prometto che il mio Cuore si dilaterà per diffondere con abbondanza gli influssi del suo divino amore su quanti gli renderanno questo onore». Solo, però, a partire dal 1856 la Chiesa universale ha iniziato a celebrare il culto al Sacro Cuore.
Benedetto XVI così esortava durante la celebrazione dei vespri della solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù (Venerdì 19 Giugno 2009): “Il cuore di Dio freme di compassione! Nell'odierna solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, la Chiesa offre alla nostra contemplazione questo mistero, il mistero del cuore di un Dio che si commuove e riversa tutto il suo amore sull'umanità. Un amore misterioso, che nei testi del Nuovo Testamento ci viene rivelato come incommensurabile passione di Dio per l'uomo. Egli non si arrende dinanzi all'ingratitudine e nemmeno davanti al rifiuto del popolo che si è scelto; anzi, con infinita misericordia, invia nel mondo l'Unigenito suo Figlio perché prenda su di sé il destino dell'amore distrutto; perché, sconfiggendo il potere del male e della morte, possa restituire dignità di figli agli esseri umani resi schiavi dal peccato. Tutto questo a caro prezzo: il Figlio Unigenito del Padre si immola sulla croce: "Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine" (cfr. Gv 13, 1). Simbolo di tale amore che va oltre la morte è il suo fianco squarciato da una lancia. A tale riguardo, il testimone oculare, l'apostolo Giovanni, afferma: "Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue ed acqua" (cfr. Gv 19, 34).
Della devozione al Sacro Cuore, la Chiesa pone anche attenzione alle promesse che Gesù ha fatto a santa Margherita qualora si corrisponda alle Sue richieste: «Io Ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti coloro che si comunicheranno al Primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi, la grazia del pentimento finale, quindi essi non moriranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Santi Sacramenti, e il mio Cuore in quell’ora estrema sarà il loro rifugio più sicuro».
 
Ecco le 12 promesse del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque:
 
1. La mia benedizione resterà sulle case in cui sarà esposta e venerata l’immagine del Mio Sacro Cuore.
2. Darò ai devoti del Mio Cuore tutte le grazie necessarie al loro stato.
3. Stabilirò e conserverò la pace nelle loro famiglie.
4. Li consolerò in tutte le loro afflizioni.
5. Sarò un rifugio sicuro nella vita e soprattutto nell’ora della morte.
6. Effonderò abbondanti benedizioni sui loro lavori e le loro imprese.
7. I peccatori troveranno nel Mio Cuore una fonte inesauribile di misericordia.
8. Le anime tiepide diventeranno fervorose attraverso la pratica di questa devozione.
9. Le anime fervorose s’innalzeranno rapidamente a grande perfezione.
10. Darò ai sacerdoti che praticheranno in particolare questa devozione il potere di toccare i cuori più induriti.
11. Le persone che diffonderanno questa devozione avranno il proprio nome iscritto per sempre nel Mio Cuore.
12. A tutti coloro che per nove mesi consecutivi si comunicheranno il primo Venerdì di ogni mese darò la grazia della perseveranza finale e della salvezza eterna.
 
Nel cuore di Cristo avremo sempre un posto per tornare. E se qualche volta ci dovesse costare iniziare il cammino di conversione, cerchiamo l’aiuto di Maria: Ella ci mostra, col suo sguardo materno, qual è la via per entrare nel costato aperto di suo figlio. Santifichiamo dunque questo mese: Con gioia, accogliendo l'invito della Chiesa ad onorare il Cuore di Gesù, poiché è segno dell'immenso Amore di Dio per noi, è segno della sua tenerezza, è segno della sua bontà. Solo così saremo in grado di cooperare efficacemente al misterioso "disegno del Padre" che consiste nel fare di Cristo il cuore del mondo! Disegno che si realizza nella storia, man mano che Gesù diviene il Cuore dei cuori umani.” BenedettoXVI
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