Segreteria del Santuario

Segreteria del Santuario

L'eredità del p. Lanteri ci viene nuovamente additata dalla Chiesa: "Sull'esempio del p. Lanteri, gli Oblati di Maria Vergine testimonino il Regno di Dio con la professione dei Consigli Evangelici e pongano tutto il loro impegno per 'diventar copia Gesù ed imitarlo in tutto'. Offrendosi 'totalmente a Dio per mezzo di Maria Vergine, loro principale Fondatrice e Maestra', venerino con filiale amore la Madre di Dio, colei che 'primeggia tra gli umili e i poveri del Signore' (L.G. 55) e che 'nella vita fu modello di quell'amore materno, del quale devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini" (L.G. 65) - (Decreto di approv. Costituzioni - 15. 8. 1987).( Maria Nella vita del lanteri - Padre Alberto Moscatelli)

 

 

Ore 18,30 Sala Cuore Immacolato

Relatore Padre Mauro Oliva omv

Luogo: Cova da Iria

Data: 13 maggio 1917

«- Non abbiate paura. Non vi faccio del male.
- Di dove è Lei? - le domandai.
- Sono del Cielo.
- E cosa vuole da me?
- Son venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Quindi, tornerò qui di nuovo una settima volta.
[- Lei mi può dire se la guerra durerà ancora molto tempo o se sta per terminare?
- Non te lo posso dire ancora, finché non ti avrò detto quello che voglio.]
- E anch’io andrò in Cielo?
- Sì, ci andrai.
- E Giacinta?
- Anche lei.
- E Francesco?
- Anche, ma deve recitare molti rosari.
[...]
- Maria das Neves è già in Cielo?
- Sì, è là.
- E Amelia?
- Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.
– Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori?
- Sì, vogliamo.
- Allora, dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.
Fu mentre pronunciava queste ultime parole (la grazia di Dio...) che aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che da esse usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo pure comunicatoci, cademmo in ginocchio, e ripetevamo col cuore:
- Santissima Trinità, io Vi adoro. Mio Dio, mio Dio, io Vi amo nel Santissimo Sacramento.
Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse:
- Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra.»

Memorie di Suor Lucia, pp. 169-170 (IV Memoria); la sezione entro le parentesi quadre fa parte dell’interrogatorio del parroco ai veggenti del 27 maggio 1917, in  Documentação Crítica de Fátima. I, Santuário de Fátima 1992, p. 9.

Nel panorama della storia mondiale, pochi luoghi possono rivaleggiare con la significativa importanza e la profonda spiritualità di Fatima. Questo piccolo villaggio situato nel cuore del Portogallo ha assunto una rilevanza straordinaria grazie al suo legame con eventi straordinari e alla sua influenza duratura sulla fede e la devozione di milioni di persone in tutto il mondo.

L'origine della fama di Fatima risale al 1917, quando tre giovani pastorelli - Lucia dos Santos e i suoi cugini Jacinta e Francisco Marto - affermarono di aver avuto la visione della Madonna. Queste apparizioni, inizialmente incontrate con scetticismo dalle autorità religiose e civili, attirarono rapidamente l'attenzione e la devozione di migliaia di persone. Le visioni della Madonna, in cui si diceva che avesse condiviso messaggi di pace, penitenza e preghiera, suscitarono un fervore religioso senza precedenti nella regione.

Ma è stato l'evento del 13 ottobre 1917 che ha portato Fatima all'attenzione internazionale. In quel giorno, migliaia di persone si riunirono nel luogo delle apparizioni, attirati dalla promessa della Madonna di un miracolo. E quel giorno, sotto gli occhi attoniti dei presenti, il cosiddetto "Miracolo del Sole" si verificò: il sole sembrava danzare nel cielo, cambiando colori e dimensioni in modo stupefacente. Questo evento, ampiamente documentato e testimoniato, ha consolidato la reputazione di Fatima come un luogo sacro di incontro tra il divino e l'umano.

Da allora, milioni di pellegrini hanno affollato Fatima ogni anno, portando con sé le loro speranze, le loro preghiere e le loro richieste di intercessione. Il santuario di Fatima è diventato un luogo di pellegrinaggio e di venerazione, con la Basilica di Nostra Signora del Rosario e la Cappella delle Apparizioni che sono diventate icone di fede per i credenti di tutte le età e provenienze.

Ma l'eredità di Fatima va oltre la sua storia di apparizioni miracolose. Il messaggio di Fatima, con la sua chiamata alla preghiera, alla penitenza e alla pace, continua a risuonare nei cuori e nelle menti di coloro che cercano significato e speranza in un mondo spesso travagliato. Le parole della Madonna ai tre pastorelli - "Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori" - rimangono un richiamo alla responsabilità di ogni individuo nel plasmare il proprio destino e contribuire alla pace e alla giustizia nel mondo.

Fatima è diventata un simbolo universale di devozione mariana e di ricerca spirituale. La sua influenza si estende ben oltre i confini del Portogallo, toccando le vite di persone di tutte le fedi e culture. Nel corso del tempo, il santuario di Fatima è diventato un punto di incontro per i credenti di ogni parte del mondo, un luogo dove le divisioni svaniscono e l'unità nella fede diventa tangibile.

In un'epoca segnata da cambiamenti rapidi e incertezze, Fatima rimane un faro di speranza e conforto per coloro che cercano risposte alle grandi domande della vita e della fede. La sua storia è intrecciata con quella dell'umanità stessa, offrendo un richiamo costante alla spiritualità, alla compassione e alla ricerca del divino nel quotidiano.

In conclusione, Fatima rimane un punto di riferimento nella storia spirituale e religiosa del mondo. La sua importanza transcende il tempo e lo spazio, continuando a ispirare e a nutrire la fede di generazioni di persone in tutto il mondo. Che si tratti di pellegrini in cerca di miracoli o di semplici cercatori di pace interiore, Fatima accoglie tutti con le sue braccia aperte e il suo messaggio senza tempo di amore e speranza.

Un mese con Maria!

Iniziamo insieme questo mese, da vivere con il cuore aperto verso Maria, la Madre di Dio e della Chiesa. È il mese dedicato alla Madonna, molto caro alla pietà popolare. Fin da quando eravamo bambini ci hanno insegnato ad avere una devozione filiale verso Maria santissima, che abbiamo espresso con i “fioretti” e gli incontri devozionali di particolare intensità e di intensa commozione.Riaffiorano alla mente i ricordi di quando,nel mese di maggio, dopo aver mangiato frettolosamente facevamo a gara per arrivare per primi inchiesa per la recita del rosario. Ricordi di infanzia sereni impagabili, dove si respirava quella fede semplice e sincera, e proprio nel crescere sotto lo sguardo di Maria, la Vergine divenne per ciascuno di noi una presenza irrinunciabile, una presenza di casa, di famiglia.
Maggio,considerato quindi dalla pietà popolare il mese mariano per eccellenza,è anche parte dei cinquanta giorni del Tempo di Pasqua. Per questopossiamo dire che la Vergine Maria ci guida a partecipare al mistero pasquale e ad accogliere l’evento pentecostale. Il Tempo di Pasqua infatti è tempo propizio per contemplare l’azione di Cristo e del suo Spirito nella Chiesa e la presenza di Maria che, comeha accompagnato i primi passi della comunità cristiana, così accompagna anche la Chiesa di oggi.
Durante la prima metà dell’800 il mese mariano si era già stabilmente affermato in Europa e in America e ricevette un grande impulso dalla proclamazione dogmatica dell’Immacolata Concezione del 1854. Il mese mariano,pubblicamente e solennemente celebrato, venne anche arricchito con le indulgenze concesse dai papi Pio VII, Gregorio XVI e Pio IX.
Il Magistero dei papi riconobbe al mese di maggio una rilevanza per tutta la cattolicità. Giovanni XXIII e Paolo VI invitarono il popolo cristiano ad elevare in questo mese particolari preghiere a Maria; Paolo VI scrisse anche un’Enciclica, dal titolo “Mense maio”, dove affermò che era consuetudine dei suoi predecessori scegliere questo mese per invitare il popolo cristiano alla preghiera pubblica per le necessità della Chiesa e per i pericoli che minacciano il mondo (come non pensare, nel nostro tempo, alle numerose guerre che tormentano numerose nazioni?).
Il mese di maggio acquistò ulteriore importanza per la grande apparizione della Vergine a Fatima, la quale, come Madre premurosa, incoraggia il popolo di Dio a cambiare rotta, a cambiare il cuore, per permettere a Dio di entrare nelle nostre vite. E che grande aiuto ci dona la Vergine Maria quando ci affidiamo a Lei con la preghiera del Santo Rosario per affrontare tutte le prove e le difficoltà della vita! La Madonna, apparendo a Fatima nel 1917, chiese specificatamente ai tre pastorelli di divulgare la recita giornaliera del Rosario, per ottenere la fine della guerra e l’avvento della pace.
Suor Lucia dos Santos, allora una dei tre pastorelli di Fatima, diceva in merito alla raccomandazione ricevuta dalla Madonna: “Dio ha deciso di dare al mondo gli ultimi due rimedi contro il male, che sono il Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria”, diceva . “Non c’è nessun problema, non importa quanto difficile, che non possiamo risolvere con il Rosario. Con il Santo Rosario ci salveremo, ci santificheremo, consoleremo il nostro Signore e otterremo la salvezza di molte anime”.
“La preghiera del Rosario è indispensabile per molte anime. Se non recitano il Rosario, che preghiere faranno? E senza la preghiera chi si salverà? È proprio perché la preghiera del Rosario è, dopo la sacra Liturgia Eucaristica, la più propizia per conservare e aumentare la fede nelle anime, che il demonio ha sollevato contro di essa la sua campagna; sfortunatamente noi vediamo quali rovine ha causato” (sr Lucia di Fatima).
Auguriamo a tutti buon mese di maggio. La Vergine Maria ci prenda per mano e sia davvero per tutti noi quel sentiero che ci conduce a Dio. Recitiamo il rosario in famiglia, preghiamo per la pace, accogliamo l’invito della Vergine Madre: ”Recitate il rosario tutti i giorni per ottenere la fine della guerra e il dono della pace”.
Maria, come dice un antico inno, è la stella del mare, Colei che nella navigazione della fede e della vita ci aiuta a non perdere mai la bussola, e a virare sempre verso Cristo. La Madonna è maestra di preghiera, di ascolto del Signore, di servizio silenzioso e segno luminoso della fede vera, piena di amore, nel suo Figlio Gesù.
 
O bellissima e dolcissima fanciulla,
o giglio spuntato fra le spine.
Da te incomincia la salvezza del mondo !

NOVENA ALLA MADONNA DI FATIMA

 Santa Messa ore 8.30-10.00-18.00 - rosario ore 12.00 - 17.30

1. O Vergine di Fatima, Madre di Dio e Madre nostra, che apparendo a tre umili pastorelli hai voluto dare al mondo travagliato dalla guerra un messaggio dsperanza e di pace, fa che possiamo ritrovare nella Parola del Signore e nella fede della Chiesa la serenità del cuore, la concordia delle nostre famiglie e dell'umana società.
Ave Maria...Nostra Signora di Fatima prega per noi.

2. O Vergine di Fatima, Madre di misericordia, che spinta dall'amore per l'umanità, ci hai ricordato il messaggio evangelico di conversione e penitenza per entrare nel Regno dei Cieli, ti ringraziamo di tanta materna sollecitudine per noi tuoi figli peccatori e ti chiediamo innanzitutto la grazia della fedeltà al nostro Battesimo e la perseveranza finale nell'amore di Dio.
Ave Maria...Nostra Signora di Fatima prega per noi.

3. O Vergine di Fatima, Madre pietosa di tutti i sofferenti, che esaudisci le preghiere e le lacrime di chi è nella tribolazione o nella malattia, guarda a noi e ai nostri cari, che gemono nell'ora della prova e donaci la salute del corpo e dello spirito per sperimentare oggi e sempre la solenne promessa che il tuo Cuore Immacolato sarà il nostro rifugio e la via che ci conduce a Dio.
Ave Maria...Nostra Signora di Fatima prega per noi.

4. O Vergine di Fatima, Madre Addolorata che hai vissuto ai piedi della croce la Passione redentrice del tuo Figlio per la nostra salvezza e richiami anche oggi attorno all'Eucarestia, fonte e culmine della nostra vita in Cristo, fa che portiamo all'altare del Signore il fervore della preghiera e i sacrifici della nostra vita per la conversione dei peccatori e il trionfo del tuo Cuore Immacolato.
Ave Maria...Nostra Signora di Fatima prega per noi.

5. O Vergine di Fatima, che ti sei manifestata come la Madonna del Rosario e ci inviti nella recita del Rosario a contemplare i misteri del Figlio tuo con i tuoi stessi occhi e a pregarlo con il tuo Cuore, rendici perseveranti nella preghiera, docili alla volontà del Padre fedeli alla Chiesa e al Papa, per dare a tutti testimonianza gioiosa dell'amore di Dio e della tua presenza materna accanto a noi, o clemente o pia, o dolce Vergine Maria.
 
Salve, Regina,
madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo, esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e
piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine Maria!

Nel cuore di ogni comunità, vi è un luogo sacro che unisce le anime, ispira la fede e celebra i legami familiari. Questo rifugio spirituale è il nostro amato Santuario, un luogo dove le persone si riuniscono per condividere gioie, speranze e preghiere. Ed è proprio qui, in questo luogo prediletto dallo sguardo di Maria ss.ma,  che abbiamo  avuto il privilegio di organizzare e vivere per la prima volta la "Festa della Famiglia". 
L'aria era impregnata di un'atmosfera festosa già dal mattino presto. Le campane del santuario hanno suonato con allegria, annunciando l'inizio di una giornata speciale. Famiglie provenienti da vicino e da lontano si sono dirette verso il luogo sacro, portando con sé sorrisi luminosi e cuori colmi di gratitudine. Dopo un'accoglienza festosa alle 10,30 abbiamo ascoltato la testimonianza di una giovane famiglia ricca di fede, gioiosa con i suoi 7 figli. 
Alle 12,00 , la messa della festa della famiglia fu un momento di profonda spiritualità e comunione. Le letture sacre risuonavano nel santuario. Le famiglie si stringevano l'una all'altra, rafforzando i legami di affetto e devozione. Nel momento dell'Eucaristia, il pane e il vino furono offerti come segno di unità e condivisione, simboli tangibili dell'amore che tiene insieme le famiglie in tempi di gioia e di prova.

Dopo la celebrazione religiosa, la festa si è spostata all'aperto con un pranzo comunitario. Le tavolate erano imbandite in modo semplice ma preparate con amore dalla omunità del Santuario, dai volontari e dalle stesse famiglie.
Ma la festa della famiglia al Santuario non si è limitata solo alle celebrazioni religiose e culinarie. E' stato anche un momento di condivisione gioiosa con canti racconti e attività ricreative. I bambini hanno partecipato a giochi e laboratori artistici, mentre gli adulti si dilettavano in antii tradizionali. Ogni angolo del Santuario risuonava di gioia e divertimento, mentre le famiglie si godevano la compagnia reciproca in un clima di festa e allegria.

Nel pomeriggio, le famiglie si sono riunite per una preghera itinerante. camminando insieme verso il Santuario  ai piedi della Madonna dove è stata recitata la preghiera di affidamento per le famiglie rinnovando il proprio impegno a vivere secondo i valori della fede e della famiglia.

Quando infine giunse il momento di lasciare il Santuario, i cuori erano colmi di gratitudine e speranza. La festa della famigli ha lasciato un'impronta profonda nelle anime di tutti coloro che vi hanno preso parte, rafforzando i legami di affetto e solidarietà che tengono unite le famiglie nel corso del tempo. 

Una bella testimonianza da parte di una giovane famiglia; un'Eucarestia partecipata nella quale la Parola di Dio ci ha illuminati e durante la quale sono state rinnovate le promesse matrimoniali; una bella agape insieme sotto la pineta; un momento conclusivo di preghiera itinerante con l'affidamento delle famiglie alla Madonna. Questo e molto più - il vissuto indicibile che si è visto nella gioia di tutti - è stata la prima festa della famiglia in Santuario. Un momento di grande grazia. Deo gratias !!

26 Aprile 2024

Maggio in Santuario

1 Maggio - San Giuseppe lavoratore
Sante Messe 9.00 - 10.30 - 12.00 -18.00 - Rosario 17,30
Dopo la Messa delle ore 10,30 Omaggio floreale a san Giuseppe
Incontro Diocesano con i ministranti

3 Maggio - Primo Venerdì del mese
Primo Venerdì del Mese
Ore 10,30 / 11.30 Adorazione Eucaristica

Dal 4 al 12 Maggio - Novena alla Madonna di Fatima.
“Novena alla Madonna di Fatima”.
Ore 17,15 Rosario meditato Santa Messa / Novena

4 Maggio - Primo Sabato del Mese
Adorazione Eucaristica 10,30 / 16,30

5 Maggio - Prima Domenica del Mese
Sante Messe ore 9,00 - 10,30 - 12,00 - 17,30 - 19,00
Ore 16,00 Adorazione Eucaristica
Ore 16,45 Processione mariana

La preghiera è una pratica millenaria che attraversa le barriere del tempo, della cultura e della religione, offrendo a coloro che la coltivano una via verso la trascendenza e la relazione con il divino. Sebbene possa assumere forme diverse e significati variati per persone di diverse fedi e credenze, la preghiera rimane una fonte universale di conforto, riflessione e forza interiore.

Essa può essere definita come un'interazione consapevole e intenzionale con il divino, o trascendente. Attraverso la preghiera, ci rivolgiamo a Dio, esprimendo gratitudine, adorazione, supplica o semplicemente cercando una relazione più profonda con Esso.

Molte persone vedono Dio come una figura distante e giudicante, interessata solo a punire le persone per i loro errori. Tuttavia, la verità è che Dio è amorevole, compassionevole e desidera avere una relazione personale con ognuno di noi. Costruire una relazione personale con Dio è essenziale per una vita appagante e significativa.

C’ è la consapevolezza che mantenere un rapporto di alleanza con Dio può essere difficile, poiché siamo umani e inclini al peccato e agli errori. Alcune sfide comuni includono essere distratti dalle cose di questo mondo, lottare con dubbi e paure e affrontare circostanze difficili che mettono alla prova la nostra fede. Tuttavia, confidando nella grazia e nella forza di Dio, possiamo superare queste sfide e rimanere impegnati nel nostro rapporto di alleanza con Lui. «Nessun uomo ha mai pregato senza imparare qualche cosa», scriveva Ralph Waldo Emerson.

Le Forme della Preghiera

La preghiera può assumere molte forme per coltivare il legame con Dio, che vanno dalle parole recitate o cantate, al silenzio contemplativo, alla meditazione, alle azioni rituali e simboliche. In tutte queste forme, l'obiettivo rimane lo stesso: stabilire un legame con il sacro e trasformare la consapevolezza individuale.

Alcuni di questi includono:

- Adorazione: questa è una preghiera di lode e adorazione. È un modo per riconoscere la grandezza di Dio, il Suo amore e la Sua potenza.

- Confessione: questa è una preghiera di pentimento. È un modo per riconoscere i nostri peccati, per chiedere perdono e per cercare la misericordia di Dio.

- Ringraziamento: questa è una preghiera di gratitudine. È un modo per esprimere il nostro ringraziamento per tutte le benedizioni che Dio ci ha dato.

- Supplica: questa è una preghiera di petizione. È un modo per chiedere a Dio aiuto, guida, forza e protezione.

Ma la preghiera oltre a essere la forma privilegiata di comunicazione con il divino, è anche una pratica spirituale che può portare benefici tangibili alla vita quotidiana. Molti individui trovano nella preghiera un rifugio dalla frenesia del mondo moderno, un'opportunità per trovare pace interiore e serenità. Essa può anche essere uno strumento per il perdono, la guarigione emotiva e la crescita personale. Il Signore è misericordioso ed in quanto cristiani siamo chiamati ad essere come Lui, ma quanto è difficile il perdono quando siamo stati profondamente feriti, soprattutto da coloro che amiamo! Eppure Cristo, profondamente ferito, torturato e perfino ucciso dagli uomini che amava, ha perdonato. Il perdono è divino ed è una grazia che possiamo ricevere se lo chiediamo.

La preghiera inoltre è un elemento fondamentale di molte tradizioni culturali e religiose in tutto il mondo. Da antichi rituali tribali a complesse liturgie delle grandi religioni del mondo, svolge un ruolo centrale nella vita spirituale e sociale delle persone. Ogni tradizione ha le proprie pratiche, formule e modi di avvicinarsi al sacro, riflettendo la ricchezza e la diversità dell'esperienza umana.

Ma La preghiera non è solo un'esperienza individuale, può anche servire come un ponte tra le persone, unendo comunità e collettivi in momenti di celebrazione, dolore o necessità. Attraverso la preghiera condivisa, le persone si sostengono a vicenda, trovando conforto nell'unità e nella solidarietà condivisa.

In conclusione in un mondo sempre più complesso e frenetico, la pratica della preghiera offre un'oasi di pace e contemplazione, un mezzo per esplorare la dimensione più profonda dell'esistenza umana. Sebbene possa assumere forme diverse e significati variati per persone di diverse fedi e credenze, la preghiera rimane una via verso la trascendenza, offrendo conforto, forza e speranza a coloro che si rivolgono ad essa con cuore aperto e mente sincera.

L’ Anno della preghiera desidera rimettere Dio al centro e noi in ginocchio davanti a Lui senza moltiplicare le nostre richieste, sapendo che già le conosce. Sarà una “scuola di preghiera” per riscoprire i passi necessari da compiere per vivere sotto lo sguardo di un Dio che ci ascolta.

Quando nel silenzio delle nostre anime o nel tumulto della nostra esistenza ci domandiamo il perché del nostro essere al mondo, ricordiamoci che Dio ci ama. Tanto ha amato il mondo da dare Cristo, suo Figlio unigenito, per la salvezza degli uomini. Abbiamo la fortuna di chiamarci figli di Dio e di legare la nostra misera vita alla sua esistenza infinita, come piccole scintille che devono finire nel sole, nella luce del Signore. Dio ci ama! Ricordiamo questa verità e saremo felici, benedetti, salvati per sempre.” San Paolo VI papa

 
"La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore". -  San Giovanni Paolo II

Il Dono Inestimabile della Vita: Un Tributo alla Sua Bellezza e Significato

Nel tessuto intricato dell'universo, c'è un dono incommensurabile che ci avvolge ogni giorno: la vita. È un dono che ci viene concesso senza richiesta, un tesoro che spesso diamo per scontato. Ma che cos'è davvero il dono della vita e perché dovremmo celebrarlo?
 
La Meraviglia dell'Esistenza
La vita è un viaggio straordinario fatto di esperienze uniche, emozioni intense e connessioni profonde. È la sensazione del sole sulla pelle al mattino, il suono rassicurante della pioggia che cade, il profumo di un fiore che sboccia. È la gioia di un sorriso sincero, la calma di una serata tranquilla, la forza nel superare le sfide. La vita è una sinfonia di momenti, ognuno prezioso e irripetibile.
"L’uomo è chiamato a una pienezza di vita che va ben oltre le dimensioni della sua esistenza terrena, poiché consiste nella partecipazione alla vita stessa di Dio". (Evangelium Vitae)
 
La Complessità della Vita
Ma la vita non è solo bellezza, è anche complessità. È lottare con le proprie paure, affrontare le proprie fragilità e confrontarsi con le difficoltà del mondo. È imparare dalla sofferenza, crescere attraverso le sfide e trovare significato anche nei momenti più oscuri. La vita ci mette alla prova, ci spinge al limite e ci insegna a essere resilienti.
 
Il Dono della Vita come Responsabilità
 
Con il dono della vita, viene anche una grande responsabilità. Siamo chiamati a custodire e proteggere questo dono non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future e per l'intero pianeta. Dobbiamo coltivare un profondo rispetto per ogni forma di vita e lavorare insieme per preservare la bellezza e la diversità del mondo che ci circonda.
"..E come non pensare alla violenza che si fa alla vita di milioni di esseri umani, specialmente bambini, costretti alla miseria, alla sottonutrizione e alla fame, a causa di una iniqua distribuzione delle ricchezze tra i popoli e le classi sociali? o alla violenza insita, prima ancora che nelle guerre, in uno scandaloso commercio delle armi, che favorisce la spirale dei tanti conflitti armati che insanguinano il mondo? o alla seminagione di morte che si opera con l’inconsulto dissesto degli equilibri ecologici, con la criminale diffusione della droga o col favorire modelli di esercizio della sessualità che, oltre ad essere moralmente inaccettabili, sono anche forieri di gravi rischi per la vita? È impossibile registrare in modo completo la vasta gamma delle minacce alla vita umana, tante sono le forme, aperte o subdole, che esse rivestono nel nostro tempo!" (Evangelium Vitae)
 
 Celebrazione e Gratitudine
Ogni giorno, dovremmo celebrare il dono della vita con gratitudine. Dovremmo essere consapevoli della sua preziosità e riconoscere la fortuna di essere qui, ora, in questo momento. Dovremmo abbracciare ogni momento con gioia e consapevolezza, sapendo che ogni respiro è un regalo.
"La vita umana è il fondamento di tutti i beni, la sorgente e la condizione necessaria di ogni attività umana e di ogni convivenza sociale. Se la maggior parte degli uomini ritiene che la vita abbia un carattere sacro e che nessuno ne possa disporre a piacimento, i credenti vedono in essa anche un dono dell’amore di Dio, che sono chiamati a conservare e a far fruttificare." (Evangelium Viatae)(
 
Conclusione
 
Il dono della vita è un tesoro senza prezzo che ci è stato donato. È un viaggio di scoperta, di crescita e di legami. È un'opportunità per amare, imparare e lasciare un'impronta positiva nel mondo. Celebrare il dono della vita significa abbracciare ogni giorno con gratitudine, consapevoli della sua bellezza e del suo significato. Possiamo onorare questo dono vivendo pienamente, amando profondamente e contribuendo alla bellezza e alla gioia del mondo che ci circonda.
"Non ci può essere neppure vera pace, se non si difende e promuove la vita, come ricordava Paolo VI: «Ogni delitto contro la vita è un attentato contro la pace, specialmente se esso intacca il costume del popolo…, mentre dove i diritti dell’uomo sono realmente professati e pubblicamente riconosciuti e difesi, la pace diventa l’atmosfera lieta e operosa della convivenza sociale".
 Nel mistero di questa nascita si compie l’incontro di Dio con l’uomo e ha inizio il cammino del Figlio di Dio sulla terra, un cammino che culminerà nel dono della vita sulla Croce: con la sua morte Egli vincerà la morte e diventerà per l’umanità intera principio di vita nuova.
« La vita umana è sacra perché, fin dal suo inizio, comporta l'azione creatrice di Dio e rimane per sempre in una relazione speciale con il Creatore, suo unico fine. Solo Dio è il Signore della vita dal suo inizio alla sua fine: nessuno, in nessuna circostanza, può rivendicare a sé il diritto di distruggere direttamente un essere umano innocente ». ( Catechismo della Chiesa Cattolica)
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