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Piccola Fatima

1958382 378517588957301 124900540 nSan Vittorino … Piccola Fatima

 

  Può sembrare presuntuoso paragonare il Santuario di San Vittorino a quello di Fatima, e alle celebrazioni di quel   luogo nel centenario delle Apparizioni della Vergine a Lucia, Francesco e Giacinta. In realtà l’atmosfera che s’è respirata nei giorni della permanenza della “Madonna Pellegrina”, da domenica 07 maggio a sabato 13, è stata simile, pur con le debite differenze.

Intensi i preparativi per poter vivere degnamente e con fede le diverse celebrazioni che hanno scandito le giornate di questa settimana. Il fine che ha ispirato e sostenuto l’organizzazione era quello di offrire ai pellegrini l’opportunità di incontrare il Signore Gesù, attraverso la Vergine Maria.

Fin dal primo giorno, in cui abbiamo accolto l’immagine proveniente in elicottero, quasi a voler ricordare la sua venuta fra noi dal Cielo, e lungo il corso di tutta la settimana, i pellegrini giungevano numerosi, colmando il Santuario di una presenza orante, raccolta, commossa, che presentava alla Vergine le proprie preghiere e suppliche.

 

Grazie ai tantissimi volontari che ci hanno sostenuto in molteplici maniere, secondo le proprie competenze, animati da un grande amore verso il Signore, la Vergine, i Pastorelli, e l’opera del Santuario, siamo riusciti a raggiungere diverse fasce di persone. Di questo ringraziamo TUTTI di vero cuore, senza escludere alcuno.

Infatti, abbiamo accolto numerose famiglie: i fanciulli hanno espresso il loro amore a Maria, offrendole un fiore; le coppie hanno rinnovato le loro promesse matrimoniali, a loro abbiamo donato un’immagine del Cuore Immacolato di Maria e una rosa, confezionata con tanta grazia.

Le porte del Santuario e del nostro cuore si sono aperte ai bisognosi: circa duecento persone ci hanno allietato con la loro presenza; a loro abbiamo offerto un piccolo ricordo; con loro abbiamo condiviso un pranzo fraterno, momenti di preghiera e di festa; per quest’ultima ci hanno raggiunto, dopo la scuola, alcuni ragazzi del Liceo Majorana.

I nostri malati e anziani hanno potuto celebrare l’Eucaristia, con il conferimento del Sacramento dell’Unzione dei Malati: grande la loro gioia spirituale, che mitiga e dà senso al loro dolore, nella certezza che, offrendo al Signore le loro sofferenze attraverso il Cuore Immacolato di Maria, collaborano all’opera della Salvezza.

Anche i giovani sono accorsi numerosi, con i loro gruppi di appartenenza; con essi abbiamo condiviso un momento di preghiera attorno a Maria, scoprendo e valorizzando la sua presenza materna nella propria vita e in quella del rispettivo movimento.

La giornata eucaristica ha messo in luce l’importanza del Signore Gesù nella nostra vita personale, nella vita della Chiesa e del mondo intero. Maria Santissima, Donna Eucaristica, ci può accompagnare al vero incontro con Suo Figlio, e a vivere quanto Egli ci dice.

Diversi i presbiteri che hanno presieduto le celebrazioni eucaristiche: Sacerdoti della Diocesi, il Rettor Maggiore e il provinciale dei Padri OMV.

Il Maestro Gianni Proietti ha offerto l’Oratorio Regina Pacis, da lui composto e musicato, facendoci pregare attraverso le Apparizioni di Fatima.

Il dodici sera, riprendendo un’antica tradizione e in comunione con il Santuario di Fatima, abbiamo fatto la processione dal poligono “Porta Neola” fino al Santuario. Ci siamo in tal modo preparati alla celebrazione del giorno successivo, che ha visto il Santuario gremito fin dal mattino.

La celebrazione del saluto alla Vergine è stata presieduta da Padre Stefano Cecchin OFM, nuovo presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale; con parole profonde ed evangeliche ci ha fatto penetrare nel cuore del Messaggio di Fatima.

Ugualmente, il nostro Vescovo, nella celebrazione della sera, ci ha consegnato le parole piene di speranza della Vergine: il Mio Cuore Immacolato trionferà. La celebrazione eucaristica è stata preceduta dalla consueta processione, che ha visto il concorso della gente del Borgo, attraverso cui siamo sfilati, portando l’immagine della Vergine e di Giacinta e Francesco, appena canonizzati    

Con i fazzoletti bianchi abbiamo salutato la Vergine, esprimendole la nostra gratitudine e affetto filiale, chiedendole di accompagnarci nella vita, perché nessuno ci strappi dal cuore la gioia profonda di questi giorni, segno del Signore Risorto in mezzo a noi.